Il bronzo pesante di Gennaro Pirelli al Grand Slam di Baku

«Voglio dedicare la medaglia a Ivan Capezzuto come auspicio di pronta guarigione»

Gennaro Pirelli
L’urlo liberatorio, i pugni al petto e il judogi blu. L’indice destro puntato per la dedica, le mani a forma di cuore e il polso sinistro fasciato. E poi...

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L’urlo liberatorio, i pugni al petto e il judogi blu. L’indice destro puntato per la dedica, le mani a forma di cuore e il polso sinistro fasciato. E poi l’abbraccio vigoroso con il maestro Raffaele Parlati, capo allenatore della Nazionale italiana maschile. Succede questo e altro al Grand Slam di Baku, dove il napoletano Gennaro Pirelli conquista un pesante e prestigioso bronzo.

«Voglio dedicare la medaglia a Ivan Capezzuto come auspicio di pronta guarigione», dichiara il gigante di piazza Carlo III. Nella capitale dell’Azerbaigian il judoka delle Fiamme Oro chiude alle spalle dell’azero Zelym Kotsoiev, del serbo Aleksandar Kukolj, e condivide il terzo posto con il tedesco Dario Garcia Kurbjeweit.

Cinque incontri. Percorso entusiasmante del 22enne partenopeo, che ha battuto in rapida successione l’ucraino Danylo Hutsol, l’estone Grigori Minaskin, il teutonico Garcia, tutti per ippon. In semifinale lo stop con il serbo Kukolj al termine di un lungo golden score, infine la vittoria con tre shido ai danni dell’altro ucraino Anton Savytskiy.

«Ho cambiato da poco categoria. È il mio secondo Grand Slam dopo quello di sette giorni fa ad Abu Dhabi nei -100 kg», osserva il mastino napoletano. «Volevo riscattarmi dopo le due medaglie di legno a Tbilisi e ai Giochi del Mediterraneo di Orano, in Algeria, e finalmente ci sono riuscito», racconta l'agente della Polizia di Stato. «Punto sempre a migliorare», racconta Pirelli.

«Ringrazio il maestro Raffaele Parlati che mi segue tutti i giorni insieme ad Enrico, Massimo e al direttore tecnico Pino Maddaloni», dichiara il già campione d’Europa under 23 e d’Italia. «Ringrazio la Nippon Club che mi permette quotidianamente di lavorare al meglio. Dedico questa medaglia alla mia famiglia, a mamma Antonella e papà Pasquale, e a tutti quelli che mi supportano anche da casa», prosegue soddisfatto Gennaro.

«Ringrazio tutta la Nazionale, in particolare  il fisioterapista Valerio Piepoli e il grande dottore Stefano Bonagura». Non mancano i complimenti per Alice Bellandi, che ha conquistato la medaglia d’oro nei 78 kg. «Fantastica e superlativa. Alice dimostra di essere la regina della sua categoria», conclude Pirelli (nelle foto di Marina Mayorava, Gabriela Sabau e Tamara Kulumbegashvili).

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Il Mattino