«Io non rispondo a Montella in senso lato, dico soltanto che anche lui si dovrà adeguare a questa nuova forma di calcio. La carriera non se la gioca solo lui ma...
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L'allenatore rossonero ha detto «questo non è calcio è televisione». «Quando le cose non vanno affiora un pò di tristezza, ma lui - prosegue Nicchi a Radio Anch'io Lo Sport - sa come bisogna contenersi, se la sua squadra girasse come si deve non saremmo qui a commentare. È un momento difficile, gli auguro di risolverlo velocemente. Tutte le persone di sport devono lavorare per risolvere i problemi».
«Il Var è una garanzia per tutti, è uno strumento di giustezza dal punto di vista della correttezza. Poi è evidente che un errore ci può stare. Guardate gli investimenti tecnologici che fa la Ferrari e poi perde un Gp per una candela da 30 euro, l'imprevisto c'è sempre, ma il pubblico è il primo che accetta veramente questo mezzo, i giocatori si stanno adeguando, qualcuno non ha ancora capito ma capirà, come quelli che pensano di farla franca o che vano a protestare dopo che è stato rivisto un episodio», ha aggiunto Nicchi.
«Noi siamo contenti della Var non tutto all'inizio può essere perfetto, nelle percentuali su dieci interventi se ne sbaglia uno. A detta di tutti funziona e funziona molto bene, è ovvio che bisogna perfezionarla», ha proseguito il presidente degli arbitri. Secondo Nicchi l'idea di affidare la Var a ex arbitri non è all'ordine del giorno. «Servono tanti arbitri. Siamo stati bravissimi ma è evidente che la coperta è un pò corta. Sto girando l'Italia per coordinare serie A, B e C e capire se abbiamo bisogno di aumentare l'organico. Oggi ci sono arbitri che venerdì e sabato sono dietro un monitor, domenica arbitrano in campo e poi vanno all'estero, sono un pò sotto pressione. Su questo lavoreremo, abbiamo un vivaio arbitrale di prima qualità», ha spiegato il presidente dell'Aia, che però boccia la possibilità di 'riciclarè gli arbitri dismessi per la Var. «Degli arbitri esperti che finiscono la carriera ne ho bisogno io come dirigenti -sottolinea Nicchi-. Inoltre il Var deve essere un arbitro aggiornato e preparato come quello che va in campo, un professionista della moviola che non conosce le innovazioni regolamentari finisce col combinare dei guai».
Secondo Nicchi non è neanche il momento del tempo effettivo. «Servono uomini e risorse, può darsi che in futuro cia sia la necessità di aggiungere un'altra persona come il cronometrista...oggi direi di no.
Il Mattino