Il comunicato del Casoria sulle decisioni del Giudice Sportivo

Casoria
Il Casoria alza la voce dopo le decisioni del Giudice Sportivo sulla...

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Il Casoria alza la voce dopo le decisioni del Giudice Sportivo sulla squalifica fino al prossimo 14 maggio per l'allenatore Amorosetti e il direttore generale Cristarelli. Ecco la risposta del club sui suoi canali ufficiali: «Per entrambi, la motivazione (un copia e incolla) risiederebbe nel fatto che, in occasione della partita con il San Giorgio, avrebbero rivolto “gravi ingiurie e offese al direttore di gara". Una motivazione assolutamente inaccettabile perché lesiva della reputazione di due persone che si contraddistinguono per correttezza, educazione e civiltà. Non è possibile accettare passivamente una tale gratuita "umiliazione" ed è soprattutto per questa ragione, prima ancora che per i risvolti tecnici, che il Casoria Calcio presenterà immediato reclamo al fine di tutelare i suoi tesserati. In particolare si vuole apprendere quali sarebbero state queste fantomatiche "ingiurie" e "offese", tanto gravi da meritare una sanzione così severa. A tal proposito, si ricorda che - dopo che al Casoria sono stati negati ben 5 rigori (come evidenziato anche dalle immagini trasmesse da Televomero) - mister Amorosetti è stato allontanato dalla panchia per motivi incomprensibil  a dieci minuti dal termine della gara. Si è trattato di una espulsione accolta dallo stupore generale, visto che l'allenatore si era rivolto all'assistente, con toni pacati, per chiedere spiegazioni rispetto all'ennesimo strafalcione arbitrale. Persino i componenti della panchina del San Giorgio, mentre Amorosetti lasciava il campo senza pronunciare alcuna protesta o imprecazione, rappresentavano la loro meraviglia e solidarietà nei confronti dell'allenatore viola. In quel mentre il dg Carlo Cristarelli, rivolgendosi allo stesso assistente, chiedeva spiegazioni per l'espulsione: a quel punto l'arbitro si avvicinava ed allontanava dalla panchina pure Cristarelli (sic!), il quale, prima di lasciare il campo, si limitava a pronunciare testuali parole: «bravo arbitro, dopo il danno, anche la beffa!». Tutto questo può essere testimoniato dalle tante persone presenti, tra le due panchine e anche dietro la rete di recinzione, inoltre, basta guardare le immagini per intuire che non è accaduto nulla di così plateale da portare ad una tale sanzione. Quello che va sottolineato è che sia Amorosetti che Cristarelli non hanno rivolto alcuna ingiuria, hanno protestato (come è umano che sia!) esponendo le proprie ragioni ma senza offendere nessuno (a meno che avere un parere contrario non comporti un reato di "lesa maestà"), e soprattutto non hanno pronunciato volgarità o usato toni aggressivi. Se poi in questo calcio bisogna subire qualunque torto senza che dall'altra parte non vi sia neppure la sensibilità di "capire il momento" di rabbia, almeno quando si manifesta in maniera civile ed educata allora significa che siamo tutti alla mercé di qualcuno in cerca di protagonismo, che non ha nemmeno l'umiltà di verificare gli errori macroscopici commessi e prendere atto che forse non aveva tutti i torti chi "chiedeva semplicemente spiegazioni».

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Il Mattino