Dimaro-Folgarida. «Il problema non sono mai stati i soldi, ma il progetto. Che a Napoli non ci piaceva». Nicolas Higuain ribadisce che alla base di tutto, dunque, non...
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«E che deve fare? Sopporterà i fischi del San Paolo», dice invece dall'Argentina, Jorge Higuain, il papà di Gonzalo, che d'altronde sa che cosa significa andare dall'altra parte della barricata, passare al nemico storico: anche lui, infatti, da calciatore ha prima giocato nel Boca Juniors e poi nel River Plate. «Spero che questo però non succeda, perché ha fatto davvero tanto per il Napoli: grazie ai suoi gol la squadra ha lottato per lo scudetto e non sarebbe giusto. In realtà questa non è la risposta all'attacco frontale di De Laurentiis perché Jorge ha parlato nella sera argentina, quando in Italia era già notte. Voleva far festa per il passaggio del suo ragazzo alla Juventus: lui è rimasto in Sudamerica e dicono i familiari che si sarebbe mosso e venuto in Italia solo nel caso in cui nessuna squadra avesse pagato la clausola. Insomma, sarebbe venuto solo per affrontare De Laurentiis e convincerlo a vendere il suo figliolo. «Confermo quello che ha detto Gonzalo: va via da Napoli perché non aveva più rapporti con il presidente. Non ha fatto nulla di male, mi dispiace per il trattamento che i tifosi gli stanno riservando. Noi vediamo tutto e siamo delusi...».
Parla a lungo nella trasmissione radiofonica «El Exprimidor» e non sembra per nulla turbato dalle accuse anche di De Laurentiis che ha definito il Pipita un traditore. «Il contratto prevedeva che lui potesse andare via a certe condizioni, il contratto lo abbiamo fatto assieme a lui...». Finge di non capire che per tutti, da De Laurentiis all'ultimo dei tifosi, il nodo della faccenda non è che sia andato via ma la scelta di andare alla Juventus. «Lo so bene che è questo il problema, e pagherà la decisione con fischi e insulti, ma succede sempre nel mondo del calcio, in tutto il mondo. Anche se magari a Napoli non succederà perché tutti gli riconosceranno i meriti di una stagione straordinaria». Il Pipa insiste sul logoramento dei rapporti con il numero uno azzurro: «Ci aveva detto che nessuno avrebbe pagato quella clausola ma i grandi club europei quando vogliono un grande giocatore spendono quei soldi. E la Juventus lo è». Sì, De Laurentiis di questo era sicuro: mai nessuno avrebbe speso 94 milioni per un attaccante di 29 anni. «Invece si sbagliava, adesso è meglio che non pensi più a Gonzalo e con i soldi che ha incassato faccia un grande Napoli. Perché è quello che la gente vuole da lui». A Torino andrà alla vigilia dell'esordio in campionato. In queste ore, nei suoi primissimi giorni sotto la Mole, con Gonzalo ci sono Nicolas e l'amico imprenditore napoletano Claudio Boccalatte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino