Il Liverpool ribalta l’Arsenal e raggiunge in testa alla classifica, a punteggio pieno, Everton e Leicester. 3-1 per i Reds nel “Monday Night” di Premier League...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
REDS SUPERIORI
La squadra di Klopp non ferma la scia di 61 partite consecutive ad Anfield senza sconfitte. Quella di Arteta conferma la sua, negativa: è dal 2015 che l’Arsenal non riesce a vincere in trasferta sui campi delle più forti. L’ultima vittoria è arrivata all’Etihad contro il Manchester City appunto piu di cinque anni fa. Stasera i Reds sono stati superiori in tutto. E, nonostante siano andati sotto per via della rete di Lacazette (terzo in campionato) che ha sfruttato la ciabattata di Robertson, hanno mostrato quel carattere che nella finale di Wembley era mancato. Perché già nel primo tempo Mané e Robertson – che si è fatto perdonare l’errore precedente – hanno ribaltato la partita. Condotta poi con un solo rischio arrivato nel secondo tempo: ma Lacazette non è stato freddo davanti ad Alisson, sparando addosso al portiere brasiliano in uscita disperata. Nel finale è arrivato il gol del portoghese Diego Jota, il primo centro con la sua nuova maglia. Ovviamente questa sconfitta per l’Arsenal non ridimensiona i propri piani, perché l’obiettivo dei Gunners è sicuramente quello di rientrare nell’Europa che conta. E perdere ad Anfield contro i campioni in carica ci può stare. Certo, se nelle prime due giornate la sensazione era stata che gli uomini di Arteta avrebbero potuto alzare l’asticella, questa sera è sembrato che ancora sono troppo distanti per cercare di lottare per la vittoria finale. Ma come detto in testa ci sono altri obiettivi. Come quello della Coppa di Lega, che giovedì vedrà di fronte nuovamente le squadre protagoniste di stasera. Sempre ad Anfield. Stavolta però senza nessuna possibilità d’appello. E con il Liverpool, che a differenza del Tottenham di Mourinho che ha già annunciato di non pensare al trofeo per via dei troppi impegni ravvicinati, ha tutta l’intenzione di arrivare in fondo.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino