Il napoletano Antonio Vicino campione del mondo a Racice

Antonio Vicino
L’eroe di Monaco, il campione di Racice. In pieno agosto l’impresa agli Europei, un mese dopo la consacrazione mondiale. «Non chi comincia ma quel che...

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L’eroe di Monaco, il campione di Racice. In pieno agosto l’impresa agli Europei, un mese dopo la consacrazione mondiale. «Non chi comincia ma quel che persevera». Come il celebre motto della nave più bella, ovvero l’Amerigo Vespucci. Vale anche per l’equipaggio azzurro, composto dal napoletano Antonio Vicino (Marina Militare), Niels Torre (Carabinieri/Sc Viareggio) e Patrick Rocek (Sc Lario), con l’innesto di Alessandro Benzoni (Sc Gavirate) al posto di Martino Goretti (Fiamme Oro).

Felicità iridata. Sempre misurato nelle parole, si è lasciato andare sul podio, abbracciando i suoi compagni. Sotto lo sguardo incredulo dei teutonici, battuti nuovamente. «Dopo tanto duro lavoro e sacrificio sono campione del mondo», dichiara orgoglioso Vicino. «Sono soddisfatto, perchè in carriera è il primo Mondiale Assoluto che aspettavo da tanto», afferma raggiante il canottiere classe 1995, assente suo malgrado nella precedente edizione. «Mi infortunai prima delle gare selettive, mancando la possibilità di entrare in squadra». Questa volta il talentuoso atleta partenopeo c’è e contribuisce al successo del quadruplo azzurro pesi leggeri maschile.

Battaglia vera. «Ci aspettavamo la partenza lanciata della Cina, campione del mondo in carica. Sono tre anni che non si disputano i Mondiali, causa pandemia. E’ stato bello gareggiare contro il Dragone. Siamo riusciti a mantenere una buona velocità. Sul passo li abbiamo staccati e ce ne siamo andati. E in chiusura abbiamo retto», racconta Antonio. «Il nostro è un equipaggio bello all’insegna dell’amicizia. Venivamo dal trionfo del recente Europeo estivo di Monaco. Con il quarto uomo, Alessandro, ci siamo trovati subito bene. Ci siamo divertiti ed è stata una bella esperienza»», argomenta. La Cina ha segnato 54 colpi al minuto dalla partenza, ma non è riuscita a eguagliare la velocità dell’Italremo, una volta che si è stabilizzato sul ritmo di gara. I cavalieri dell’acqua non hanno lasciato spazio agli avversari, riportando una vittoria pesante. Con autorevolezza la formazione italica ha inflitto oltre tre secondi di distacco alla Cina, seconda punta a punta sulla Germania, terza alla linea del traguardo.

Fierezza made in Naples. «Mi sento gratificato e responsabile del percorso compiuto fin qui e di quello che posso continuare a fare», asserisce convinto il tre volte campione d’Europa, ora anche mondiale. «Mi dà la carica per migliorare ancora». Uno stimolo per proseguire alzando sempre l’asticella. «La dedica per il titolo mondiale va a quanti hanno avuto la pazienza di accompagnarmi nel percorso di crescita, attendendo questo prestigioso risultato. Quanto raggiunto non è un traguardo ma una tappa significativa di un lungo viaggio». Il pensiero corre in primis alla Marina Militare e non solo. «E naturalmente ai miei fratelli: Giuseppe, Marco e Luca». Legami familiari e sportivi indissolubili. Salde radici come il simbolo di Racice (Repubblica Ceca) con i tre remi intrecciati nello stemma.

Campionati Mondiali Assoluti. Un tassello importante di una costruzione continua, un’opera in itinere. «Come il seme di una pianta, che viene innaffiata e cresce. Un giardino da irrigare per la fioritura». Usa una metafora calzante Vicino per rendere appieno l’idea. Direzione Parigi 2024. «Un passo alla volta. Continuiamo ad allenarci duramente. Vediamo cosa succede», conclude Antonio Vicino (nelle foto di Mimmo Perna/canottaggio.org). Mai porre limiti alla Provvidenza.

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Il Mattino