Vincenzo Boni argento mondiale di nuoto paralimpico dopo il bronzo olimpico nel 2016 ai Giochi di Rio de Janeiro. Il napoletano nella "sua gara", i 50 dorso è...
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"É stata una medaglia sudata, lottata, faticata, ma soprattutto cercata, come mio solito. Non nascondo che puntavo in alto, e i presupposti c'erano, ma qui le condizioni non hanno permesso di esprimermi al massimo, ma ciò che conta è il risultato, prendo quindi con molta gioia questa medaglia d'argento iridata". Vincenzo Boni incrementa così il suo già eccezionale palmares internazionale: oltre al bronzo dei Giochi brasiliani e alla medaglia messicana, vanno aggiunti altre tre podi mondiali 2015 e cinque europei (con un oro) 2016, oltre a 15 titoli italiani fin qui conquistati.
"Questi miei risultati sono frutto di un lavoro di equipe di grande valore. Devo ringraziare il Caravaggio Sporting Village, il mio allenatore Alessio Sigillo che ha sempre creduto in me, tutto lo staff che mi segue con passione e naturalmente Fiamme Oro e Speedo che mi hanno trasformato in atleta vero, oltre alla mia Federazione paralimica che tratta noi atleti come figli e che ci segue con uno staff tecnico eccellente".
Ma l'avventura del ventinovenne partenopeo in Messico non è finita. Boni gareggerà ancora a caccia di medaglie nei 200 stile, domani, e nei 50 stile il 6 dicembre, in due specialità dove un anno fa è stato comunque finalista olimpico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino