Sotto gli occhi del mondo, così dev'essersi sentito Maurizio Sarri, passato in un solo triennio dalle lotte della Serie B a quella fantastica avventura che è la...
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Il doppio scontro con Cristiano Ronaldo e compagni non ha premiato gli azzurri che, alla fine della corsa, hanno dovuto alzare bandiera bianca. Ma tra Madrid e Napoli, tra il Bernabeu e il San Paolo, il Napoli ha mostrato al mondo come giocarsela occhi negli occhi contro i campioni di tutto. E tutto il mondo non si è perso un passaggio di questa avventura, riconoscendo ai ragazzi di Sarri e all'allenatore azzurro i meriti che avevano.
Ora, il gioco dei partenopei è veramente conosciuto in giro per l'Europa tanto da diventare oggetto di studi per uMAXit Football, uno dei portali di tattica e di scommesse più seguiti nel mondo anglosassone e nel vecchio continente, che nel suo ultimo approfondimento ha dedicato ampio spazio al Napoli.
«Il Napoli di Maurizio Sarri», si chiama così il video YouTube che, in nemmeno 24 ore, ha già raccolto migliaia di visualizzazioni. «Lo scorso anno, il Napoli ha chiuso al secondo posto, mostrando il calcio migliore dell'intero campionato». Si apre così il video in cui si prova a spiegare ad appassionati e non, abituati a masticare di tattica, quello che è il credo del Napoli dell'ultimo biennio.
«La difesa è sempre aiutata dagli esterni» o anche «Pepe Reina dialoga con i suoi compagni, mentre i terzini volano in attacco. È il pressing a fare la differenza: questo Napoli gioca sempre il pallone, ma è anche pronto ad indurre gli avversari all'errore per riconquistare il possesso», questi i dettami principali.
Tutti i movimenti degli azzurri vengono spiegati alla perfezione, con importante attenzione anche all'attacco: «Anche senza Higuain, Sarri ha saputo reinventarsi con Mertens, Insigne e Callejon, con il lavoro negli spazi di Hamsik a fare la differenza». Una prova, l'ennesima, di quanto il progetto napoletano sia ormai pronto per spiccare il volo anche oltre i confini nazionali. Anche senza Champions League, sperando di poter tornare a sentire quella musichetta al San Paolo già nella prossima stagione.
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Il Mattino