Dove eravamo rimasti? Ah sì: nove partite e sette gol nei primi 40 giorni della stagione d’esordio con il Napoli. Ora sta arrivando il momento tanto atteso di...
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Fosse stato per Arek, il primo allenamento con Sarri lo avrebbe tenuto volentieri già ieri: ma non è riuscito a fare in tempo perché il controllo si è prolungato fino alle 14. E l’appuntamento è per stamane. Per il 22enne polacco e per chi ha continuato a lavorare e a credere nella sua resurrezione è un grande giorno. «La forza di Arek è stata quella di essersi impegnato fin dal primo secondo per tornare in campo a tempo di record. Lui è sempre stato carico a pallettoni. E in questo, devo dire, è stato fondamentale il presidente De Laurentiis che gli è stato sempre molto vicino. Perché per lui i giocatori sono come membri della sua famiglia». Alfonso De Nicola, responsabile sanitario del club azzurro, è colui che giorno dopo giorno ha vissuto a fianco di Milik in questi tre mesi difficili. Non nasconde l’entusiasmo per questa nuova alba. «Ogni volta che rivedo un giocatore in campo, dopo un infortunio di questo tipo, provo un entusiasmo particolare», spiega ancora De Nicola.
Il giocatore è ok e ottiene l’idoneità a tornare a giocare. Con lui, immancabile, la fidanzata Jessica e il capo della comunicazione del Napoli, Nicola Lombardo.
Da oggi, da quando dovrà allenarsi col il suo Napoli, bisogna vedere cosa succederà nei contrasti, nell’uno contro uno, nelle corse avendo un avversario vero da scansare e non solo un terapista. «È una notizia che mi rende felice ed è il frutto del duro lavoro continuo di questi mesi. Adesso non vedo l’ora di tornare in campo. Questo momento difficile è passato così in fretta. Spero che presto ci vediamo allo stadio».
Oggi è atteso da una mattinata a dir poco speciale, perché rivedrà su un rettangolo verde i suoi compagni che negli ultimi tempi ha incrociato soltanto sotto le docce. I giorni dei dubbi, delle mille preoccupazioni sono finiti: per questa settimana tutti avevano preannunciato il suo rientro in gruppo. E così ha fatto. Nessuno pensa di accelerare più di tanto il suo ritorno vero e proprio, anche se tutti non vedono l’ora che questo momento arrivi il prima possibile. Probabilmente il 29 gennaio, la domenica di Napoli-Palermo.
Dove eravamo rimasti? Già, l’ultima presenza con la maglia del Napoli a Bergamo, contro l’Atalanta, il 2 ottobre. L’ultimo gol azzurro nella notte di Champions con il Benfica, al San Paolo. Milik vuole riprendere la corsa. A fine settembre la scoperta che a seguirlo, con attenzione preoccupante, c’era anche il Real Madrid che si era incuriosito per l’esplosione italiana del bomber polacco prelevato dal Napoli dall’Ajax grazie al guizzo del ds Giuntoli. Guarda caso, proprio lo stesso Real che si frappone sul cammino del Napoli a febbraio.
Fino ad adesso tra il Napoli e Milik è stato come una specie di luna di miele. Con il rischio di un unico dissapore a giugno, se la federazione polacca dovesse insistere ancora per volerlo tra i convocati per l’Europeo under 21 che quest’anno verrà organizzato proprio in Polonia. Ecco, dipendesse solo dal Napoli, Milik non vi prenderebbe parte.
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Il Mattino