Premesse gettate. Il futuro è certamente rossoverde. Grande stagione per il Posillipo, che si conferma tra le prime quattro della classe. Entusiasmo contagioso, tifo e...
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«Dobbiamo gestire bene i falli», avverte Marco Baldineti. «Dobbiamo stare più tranquilli», di rimando Roberto Brancaccio. Nel secondo periodo macina gioco e convinzione il Posillipo. Complice una deviazione, il gesto raffinato del 19enne Massimo Di Martire porta il punteggio sul 5-2. Manzi, già protagonista contro il Brescia, sul primo palo infila il 5-3. Due gol consecutivi consentono di rientrare in partita. Cambio necessitato e immediato per il più grande dei Di Martire, avvicendato da Gianpiero: sangue dal naso. Finisce nel pozzetto Di Somma ma la conclusione di Rossi a 16” dall’intervallo lungo viene smorzato da «Stezza», Stefano Luongo.
Durante il cambio di panchine, le riflessioni del consigliere di settore Luigi Massimo Esposito, in elegante abito blu, sintetizzano l’annata estremamente positiva. «Stagione bellissima, che viene dopo un’altra bella. Lo scorso anno salvezza conquistata senza ricorrere ai playout. Partite giocate alla morte contro Ortigia e Brescia. Siamo fieri di quanto fatto finora e speriamo di continuare. Abbiamo puntato moltissimo sui giovani, che hanno una prospettiva anche per la Nazionale e su un gruppo di veterani, che sono stati chiamati a maggiori responsabilità rispetto al passato. Siamo molto orgogliosi, presente lo staff tecnico al completo, anche quello giovanile (venuto a sue spese a Trieste). Gli altri ragazzi a Napoli guardano insieme al Circolo i match della Final Six. Da lunedì punteremo alle finali under 20, 17 e 15».
In avvio di terzo tempo nuovamente Drasovic (+3). Abile a ricucire lo strappo il centroboa Luca Marziali (4-6). L’ex di turno Vincenzo Dolce trova il diagonale vincente, che vale il 7-4. «Facciamo 41», ordina il commander in chief Brancaccio. E il greco Nik Kopeliadis griffa il 5-7. In chiusura (42”) Lorenzo Bruni sigla l’8-5. Nell'ultimo quarto la Sport Management torna sul +4 con Andrea Fondelli e Luongo, che replica a Marziali. Poi Lorenzo Bruni realizza il gol del massimo vantaggio (11-6). La doppietta di Gianpiero Di Martire (11-7 e 11-9) e Rossi accorciano (11-8) nel finale. «Ci abbiamo creduto ad assaporare la finale. Il Posillipo sta tornado in vetta con un progetto solido basato sui giovani», osserva Saccoia, grazie all’apporto significativo anche dei senatori, che assicurano costantemente standard elevati. «Non si smette mai di imparare e crescere. Abbiamo trasmesso la voglia di vincere: è un primo passo. Speriamo di continuare così», conclude la calottina numero 12, lanciando l’appello agli sponsor di affiancare il roster per il prossimo torneo.
Annata davvero speciale, lavoro d’equipe meticoloso con il preparatore atletico Alessandro Fusco, il fisioterapista Silvio Ausiello, il medico Guglielmo Lanni. Preziosi i consigli impartiti ai giocatori da parte del dirigente Gianni Grieco. Fiero dei suoi validi atleti il grintoso Roberto Brancaccio, straordinario nel modellare la formazione nel migliore dei modi. «Tre partite intense in altrettanti giorni, non semplice. Complimenti ai miei, che sono rientrati in gara. La stanchezza, però, si è fatta sentire. Ce la siamo giocata con coraggio e determinazione fino alla fine, merito dei ragazzi che non hanno mai mollato. Abbiamo disputato una buona Final Six».
Prevale l’unione di un gruppo solido, che farà certamente strada. I posillipini assisteranno domani all’eterna sfida tra Recco e Brescia. Poi volo alle ore 21, atterraggio alle 22. Salvo imprevisti, una corsa al seggio per votare alle Europee. Il ritorno in Europa Cup riparte dalla vasca e dalle urne. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino