Valon Behrami è sempre rimasto legato a Napoli. I suoi amici in città lo ricordano come una persona gioviale e sorridente, con un animo buono, molto triste al...
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A Napoli ha infatti lasciato le sue vecchie compagnie e quelle serate spensierate davanti ai panorami mozzafiato. Ma non solo: è cresciuto tanto anche professionalmente. In azzurro ha vissuto il passaggio da Mazzarri a Benitez, ma dopo le varie esperienze ammette che proprio a Napoli ha imparato più che altrove: «Con Mazzarri in particolare, quel periodo fu fondamentale per la mia crescita. Mi ha fatto migliorare dal punto di vista caratteriale, nel rispetto dei compagni, nel comportarmi da professionista».
Ha poi rincontrato il tecnico toscano anche in Premier, al Watford, dopo l’esperienza con l’altro italiano Zola al West Ham: «I tecnici italiani sono i migliori. Solo che la Premier è diversa, ti fa diventare un giocatore vero, torni con un’altra mentalità. Ti devi arrangiare: se prendi un pestone in allenamento ti alzi e continui. Il calcio che piace a me: aggressivo ma non violento. Il problema è che quando superi i trent’anni non riesci più a tenere certi ritmi».
Ora invece con Del Neri qualche difficoltà: parla troppo veloce. «In allenamento si capisce tutto, in partita è più complicato. Ricordo quando lo incontrai al Genoa spesso dovevo farmi ripetere qualcosa dai compagni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino