Quando i numeri non sono un'opinione. Prendiamo il 33, ad esempio. Nella smorfia napoletana si riferisce agli "anni di Cristo", nella tradizione popolare è il...
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Un numero tale dall'averlo fatto ribattezzare addirittura "Mister 33". Un appellativo che fino ad oggi, però, non aveva avuto i riscontri sperati dal punto di vista degli effetti in campo. Ma se nella scorsa stagione il Napoli non era mai stato realmente pericoloso da fermo, quest'anno sembra proprio che la musica sia cambiata.
Tre gol su calcio d'angolo nelle ultime tre gare di campionato. Tre gol segnati da tre difensori: Koulibaly contro la Roma, Maksimovic contro il Crotone e per finire Chiriches contro l'Empoli. Tre gol in fotocopia, o quasi. Tutti con calcio d'angolo battuto da sinistra. Nel primo caso Koulibaly l'ha buttata dentro di testa, direttamente. Negli altri due la palla è arrivata sul piede dell'"attaccante per caso" dopo una spizzata sul primo palo (Koulibaly per Maksimovic, Hamsik per Chiriches).
Insomma, sembra proprio che la ricetta di Sarri inizi a funzionare. Come ai tempi dell'Empoli, quando Tonelli e Rugani segnavano con una media quasi da attaccanti. Ecco allora che la buona salute si vede eccome: il Napoli sulle palle inattive può dire 33, a gran voce. Lo dimostrano i gol dei difensori, arrivati in fila: uno dopo l'altro. Koulibaly, Maksimovic e Chiriches. All'appello mancherebbe Albiol, certo. Lui è ancora infortunato, ma sappiamo tutti quale è il suo numero di maglia: 33. Più facile di così. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino