A passo di... Tanguito con la Dea. A Cagliari è stato l’hombre del partido, sfoderando precisione chirurgica nelle conclusioni (la punizione del 2-0, sopra la...
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L’alternativa al classe ‘88 di Rosario è la solita: il portoghese Joao Mario, più attento agli equilibri e alla fase di interdizione rispetto all’ex Siviglia, ma meno ispirato del compagno nell’ultimo passaggio. Dipenderà da Stefano Pioli e dall’atteggiamento con cui vorrà affrontare la sfida di domenica contro gli orobici, fondamentale per restare in orbita Napoli (a + 6 e di scena al San Paolo con il Crotone) e sfatare il tabù degli head to head (finora per l’emiliano 3 ko in altrettanti incontri contro Napoli, Juve e Roma). Ma le ultime indiscrezioni da Appiano danno in netto rialzo le quotazioni del Tanguito, provato anche ieri in allenamento e in odore di conferma sulla trequarti anche contro l’Atalanta. Per Joao Mario, quindi, seconda consecutiva in panchina. O possibile chance in mediana al posto di Geoffrey Kondogbia, a rischio contro i dinamici e aggressivi Freuler, Kessiè e Kurtic. Il portoghese, al netto di un fisico meno strutturato, garantirebbe più velocità e maggiore tecnica nel giro-palla. Anche se Pioli si esprimerà soltanto all’ultimo, i merito.
Nessun dubbio, invece, sulla titolarità di Roberto Gagliardini, alla prima assoluta contro la sua Atalanta e contro mister Gasperini, il tecnico che lo ha lanciato nel grande calcio ad ottobre e che «gli ha detto va e comportati da uomo e non da ragazzo all’Inter - ha rivelato il padre del classe ‘94 orobico -. Mi sembra che abbia seguito il suo consiglio». Papà e mamma Gagliardini domenica saranno in tribuna, Roberto in campo. Come Gary Medel, a parte nella seduta di ieri ma arruolabile contro Gomez e compagni. Il cileno agirà da centrale nella difesa a 4, in coppia con Miranda. Sulle corsie laterali Murillo (in vantaggio su Ansaldi) e D’Ambrosio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino