Furia Scutto. Torino-Brescia-Coimbra: è il grand tour del tatami. Dal doppio successo italiano all’ennesima consacrazione continentale. E sono sei nel 2019. Parliamo...
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Emoziona e fa sognare, si diverte e regala felicità Assunta sulla materassina, sicura delle sue incrollabili potenzialità. «A piccoli passi. Seguo il piano che Dio ha preparato per me. So che quest’anno ha grandi cose per me». Fede e ragione, virtù teologale e conoscenza intuitiva propria dell’intelletto, senza principio di contraddizione. «Desidero diventare sempre più forte e confrontarmi in competizione più importanti», spiega Scutto, che mostra maturità da veterana. In Portogallo domina la pool A, supera la padrona di casa Lara Pires e abbatte la spagnola Gemma Maria Gomez Antona. A colpi di ippon, la francese Lalie Pousse capitola in semifinale e la lusitana Raquel Brito cede il passo in finale alla talentuosa e scaltra judoka made in Naples.
Junior European Cup a tinte azzurre. Media stellare. «Sono contenta di quest'ultima medaglia, anche perché è il mio quarto oro a livello internazionale su quattro. La gara è andata più che bene, direi. Punto ai prossimi obiettivi in calendario. Ringrazio il maestro Gianni Maddaloni, presente in Portogallo, Antonio Ciano che mi ha seguito da casa, impartendomi preziosi consigli, e il mio ragazzo Kevyn Perna (90 kg), di recente terzo a Brescia». Sicura, tranquilla, serafica, Scutto ostenta già calma olimpica. La strada è lunga ma le premesse appaiono davvero incoraggianti.
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Il Mattino