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Si terrà mercoledì 3 maggio alle 10.30 nella sede universitaria di Scampia la premiazione della prima edizione dell'iniziativa Atleta federiciano, nata per promuovere lo sport e sostenere gli studenti impegnati in attività sportive che richiedono un elevato impegno nella conciliazione della doppia carriera universitaria e sportiva agonistica.
Sono 51 gli Atleti Federiciani 2023 riconosciuti tali attraverso l’apposito programma dell'Università degli Studi di Napoli federico II che promuove lo sport e sostiene gli studenti impegnati in attività sportive che richiedono un elevato impegno nella conciliazione della doppia carriera universitaria e sportiva agonistica. Per la maggior parte studiano ingegneria, economia e medicina.
La premiazione della prima edizione dell'iniziativa Atleta federiciano, giornata dedicata agli studenti atleti e sponsorizzata da Givova, sarà aperta dai saluti istituzionali della Prorettrice dell'Ateneo Federico II Rita Mastrullo, del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del Presidente CRUI Salvatore Cuzzocrea, della Dirigente medico - Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Maria Teresa Menzano, del Presidente del CONI Giovanni Malagò, del Presidente Regionale FederCUSi Felice Lentini, e del Presidente della Rete del Sistema Universitario Sportivo Nazionale UNISPORT Paolo Bouquet.
Alle 12 si prosegue con «Le esperienze degli atleti della Università degli Studi di Napoli Federico II tra passato e presente» introdotte da Rossana Pasquino (docente federiciana e schermitrice campionessa mondiale paralimpica), Carmela Cappelli, Carlo Ruosi, Carmine Mellone (Presidente CIP Campania).
«Il Programma Atleti Federiciani ha l’obiettivo di aumentare il livello di inclusività dell’Ateneo. Dà attenzione allo studente, alle sue esigenze e soprattutto ai suoi talenti» spiega Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. «Cerchiamo di mettere in condizione lo studente di non dover scegliere tra il perseguire la performance sportiva o quella universitaria. Lo facciamo anche quando sosteniamo i nostri ragazzi a partecipare alla vita universitaria o quando ci occupiamo della tutela delle fragilità. Questa iniziativa si inserire tra le attività che l’Ateneo promuove per essere sempre più attento alle esigenze degli studenti, per cercare in tutti i modi di dare risposte e opportunità alle loro capacità».
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