Cinquantasette e non sentirle: Insigne riprende stasera contro il Milan le sue sane abitudini dopo essere rimasto a guardare con l'Italia contro la Svezia al Meazza. Una...
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Il Milan è la sua vittima preferita, già cinque i gol messi a segno da Insigne contro i rossoneri: colpi ad effetto tirati fuori soprattutto al Meazza (dove ha segnato tre reti in occasione di due successi degli azzurri) ma anche al San Paolo (dove di reti ne ha realizzate due in altrettanti pareggi del Napoli).
Da un azzurro all'altro, dalla delusione per la mancata qualificazione con l'Italia ai Mondiali di Russia 2018 alla voglia matta di riprendere la corsa scudetto con il suo Napoli. «Abbiamo voglia di altri risultati importanti perché stiamo lottando per un grande obiettivo», ha detto in questi giorni Insigne aggiungendo: «Meno male che ora ci sono le due partite con il Milan e lo Shakhtar, saranno d'aiuto per tornare forte fisicamente e mentalmente».
Insigne è ormai al centro del Napoli, nel senso che è decisivo nel gioco di Sarri: attacca e difende, sulla fascia sinistra fa sempre la differenza. L'avversario più temuto da Montella: dal suo lato dovrebbe esserci Musacchio dopo che in settimana era stato provato anche Bonucci (l'argentino sarà aiutato in copertura da Borini). Il pericolo pubblico numero uno: Lorenzo è visto così in casa rossonera. Dal suo piede infatti partono sempre le iniziative più pericolose degli azzurri, è lui l'uomo assist, quello che mette Mertens e gli altri in condizione di segnare, quello che trova ad occhi chiusi Callejon sul secondo palo. Quattro assist, il migliore del Napoli per numeri di passaggi vincenti, anche se dopo una grande partenza si è fermato (l'ultimo lo ha disegnato al San Paolo nel derby con il Benevento). Leggermente indietro invece come numero di gol: Lorenzo finora in campionato ne ha segnati soltanto tre, ai quali però vanno aggiunti i tre realizzati in Champions League.
L'ultimo guizzo in campionato all'Olimpico contro la Roma, il gol che regalò agli azzurri un successo importantissimo in uno scontro diretto per il vertice: in Champions invece ha segnato in avvio di partita contro il Manchester City nella serata del pesante ko al San Paolo (2-4) contro la corazzata di Guardiola.
Dal suo lato ci sarà Mario Rui, chiamato nel compito difficoltoso di non far rimpiangere Ghoulam, la cui assenza si è avvertita tantissimo a Verona con il Chievo: la catena di sinistra con l'algerino, Hamsik e Insigne è stato il vero e proprio punto di forza del Napoli. I meccanismi con Mario Rui andranno affinati, stasera contro il Milan sarà una verifica molto importante.
Insigne il primo gol al Milan lo segnò nell'ultimo anno di Mazzarri e Cavani, il 17 novembre 2012, esattamente cinque anni fa: da allora è cresciuto giorno dopo giorno prendendosi il Napoli e diventando l'uomo simbolo, quello che potrà diventare anche nell'Italia del futuro. Ma ora più che mai l'unico azzurro nella sua testa è quello Napoli: stasera punta al sesto gol ai rossoneri e soprattutto al successo del rilancio dopo il pari con il Chievo per tenere alle spalle gli inseguitori.
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Il Mattino