L'Inter di Conte sempre più prima: 3-0 al Genoa e va a +7 sul Milan

L'Inter di Conte sempre più prima: 3-0 al Genoa e va a +7 sul Milan
L’Inter non si ferma più. Batte anche il Genoa e vola a +10 dalla Juventus (ha una gara in meno, quella col Napoli da recuperare il 17 marzo) e a +7 dal Milan, atteso...

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L’Inter non si ferma più. Batte anche il Genoa e vola a +10 dalla Juventus (ha una gara in meno, quella col Napoli da recuperare il 17 marzo) e a +7 dal Milan, atteso stasera all’Olimpico contro la Roma. Con una formazione fin troppo rimaneggiata (troppo presto pensare al derby contro la Sampdoria), il Genoa perde dopo quasi due mesi. L’ultima sconfitta in campionato risaliva al 6 gennaio contro il Sassuolo. Poi i rossoblù avevano conquistato quattro vittorie e tre pareggi. Decisivo per l’Inter, ancora una volta, Lukaku. Se nel derby l’Inter aveva sbloccato il risultato dopo 5’, con il Genoa fa meglio. Segna dopo 32 secondi. Colpo di testa di Bastoni, Barella per Lautaro Martinez, sbaglia Radovanovic, la palla arriva a Lukaku che batte Perin con un diagonale. È l’inizio del monologo interista. Il direttore d’orchestra è Antonio Conte. Il titolo è «fuga scudetto». Ma chi si aspettava una goleada, si deve ricredere. Perché i nerazzurri creano tanto, ma sprecano tutto. Darmian calcia fuori, Barella colpisce la traversa, Perin respinge due conclusioni di Lukaku e poi anche la rovesciata di Lautaro Martinez. Queste sono tutte le occasioni dell’Inter, mentre il Genoa fatica a conquistare palla e ripartire. Nella ripresa Davide Ballardini toglie Radovanovic e Strootman per Onguené e Behrami. I nerazzurri entrano in campo molli e il Genoa si gioca altre due carte. L’ex Pandev e Shomurodov. Ma non basta. Perché prima della mezz’ora l’Inter chiude il match con Darmian, ben servito da Lukaku. Poi è Sanchez a triplicare i conti.


Salvatore Riggio

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LE FORMAZIONI

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lukaku, Lautaro Martinez. All. Conte

GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Radovanovic, Zapata; Ghiglione, Melegoni, Rovella, Strootman, Czyborra; Pjaca, Scamacca. All. Ballardini

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Il Mattino