Inter-Milan, così il Napoli ha cancellato il derby scudetto

La Scala del calcio s'è spostata, adesso è a 800 chilometri più a Sud di Milano

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Quanto vale il derby del Meazza? Vista da Napoli, la sfida Inter-Milan di domani sera non provoca alcuna preoccupazione tanto è marcato il distacco di Spalletti su Inzaghi...

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Quanto vale il derby del Meazza? Vista da Napoli, la sfida Inter-Milan di domani sera non provoca alcuna preoccupazione tanto è marcato il distacco di Spalletti su Inzaghi e Pioli, rispettivamente di 13 e 15 punti (con tutto il rispetto per lo Spezia, che al Maradona fu piegato soltanto all'89’ dalla rete di Raspadori). Il recupero appare fortemente improbabile anche se mancano 18 partite al termine di un campionato finora di segno azzurro. D'altra parte, è vero che a Milano sono stati vinti gli ultimi due scudetti - dopo il dominio Juve - ma il calcolo dei punti conquistati negli ultimi dieci tornei mette nettamente il Napoli davanti a Inter e Milan. Dal campionato 2013-2014 a questo, gli azzurri hanno conquistato 751 punti, i nerazzurri 681 (-70) e i rossoneri 630 (-121). Per sette volte, considerando anche l'attuale situazione di classifica, gli azzurri si sono piazzati prima dei due club di Milano che non sono riusciti più ad avere continuità di risultati dopo l'uscita di scena di Berlusconi e Moratti, con cambi di proprietà e di management che hanno avuto molto spesso un riflesso sul campo. Dalla stagione 2013-2014 De Laurentiis ha cambiato 5 tecnici ma nella struttura dirigenziale vi è stata l'immissione di una sola nuova figura, quella del direttore sportivo Giuntoli arrivato nel 2015, quindi all'ottava stagione a Castel Volturno. 

Il Napoli di Spalletti si era autoescluso dalla sfida scudetto dello scorso campionato perché in primavera conquistò un punto nelle partite contro Fiorentina, Roma ed Empoli e perse terreno. Si attribuì erroneamente al solito calo delle squadre del tecnico quel momento no e invece il punto era un altro: una rosa insufficiente per reggere il confronto fino all'ultimo atto (e peraltro negli scontri diretti al Maradona vi erano stati il pareggio con l'Inter e la sconfitta col Milan). Lo scatto in classifica sulle milanesi - ma anche sulle romane e sulla Juve, affondata con 5 gol a Fuorigrotta prima che arrivasse la maxi-penalizzazione - è stato possibile grazie alle operazioni di mercato. Emblematica la scelta su due ventenni. Il Napoli ha preso il georgiano Kvaratskhelia a 10 milioni: è tra la stelle del campionato e i suoi show in Champions hanno colpito la platea internazionale. Il Milan si è indirizzato sul belga De Ketelaere, pagato 35 milioni: è stato il grande flop. E, a proposito di belgi, l'Inter aveva riabbracciato con entusiasmo Lukaku e sognava di vincere tutto: anche per problemi fisici, è l'ombra del bomber che trascinò con 24 reti la squadra di Conte allo scudetto e in campionato è a fermo a un gol, contro i 14 del giovane capocannoniere Osimhen. Il valore della rosa del Napoli, che si è rafforzato anziché indebolirsi dopo le partenze estive di 5 giocatori, è prepotentemente cresciuto, secondo la stima del sito specializzato Transfermarkt: ha superato il mezzo miliardo di euro, quasi la stessa valutazione di Inter e Milan. 

La Scala del calcio si è spostata, adesso è a 800 chilometri più a Sud di Milano, in quello stadio dedicato al più grande artista del calcio. 

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Il Mattino