«Io resto qui», Kvaratskhelia come Cristiano Ronaldo: un messaggio ai napoletani

Dopo il gol contro la Juventus l'esultanza sotto la curva

L'esultanza di Khvicha Kvaratskhelia
È ancora Kvara mania. Sì, perché dopo il gol segnato contro la Juventus Khvicha è corso subito sotto la curva B, si è battuto la mano sul...

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È ancora Kvara mania. Sì, perché dopo il gol segnato contro la Juventus Khvicha è corso subito sotto la curva B, si è battuto la mano sul petto (dal lato dello stemma del Napoli) e ha fatto proprio lo stesso gesto di Cristiano Ronaldo: «Io resto qui», puntando gli indici delle due mani verso il terreno del Maradona. Abbraccio nell’abbraccio. Il suo ai napoletani, quello dei napoletani al loro idolo. Perché una cosa è certa: in poco più di un anno il georgiano ha fatto breccia nel cuore dei tifosi e si è conquistato un posto speciale nell’Olimpo dei grandi calciatori che sono passati da qui. Passati, appunto.

Ora il futuro di Kvara sembra ancora tutto da scrivere. Dopo l’addio oramai scontato di Victor Osimhen alla fine della stagione, toccherà al georgiano diventare leader tecnico e carismatico della squadra. Ma resta ancora da capire cosa ne sarà del suo contratto. Certo, risulta impensabile che uno con i numeri e i colpi di Kvara possa continuare a guadagnare quasi come un “signor nessuno”. Sfiora il milione e mezzo, euro in più, euro in meno. 

Cifre che un qualunque top club europeo potrebbe triplicare in un secondo. E allora, anche per evitare che le sirene straniere possano distoglierlo dalla missione Napoli, Aurelio De Laurentiis potrebbe fare il passo in avanti per ascoltare (e accogliere) le richieste dell’entourage del calciatore. Al momento nessun malumore, nessun mal di pancia, anzi. Solo gol e sorrisi, una medicina che solitamente funziona, ma che alla lunga rischia di essere palliativo, non curativo. Le parti si troveranno a breve, anche se agenti e parenti di Kvara si dicono felici di stare qui e di volere restare. Ma le vie del calciomercato sono imprevedibili: prevenire è sempre meglio che curare. Tanto più se si tratta di Kvara, che prima indossa la maglia con due volte il 7 di Ronaldo (77) e ora esulta anche come lui.
 

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Il Mattino