«Vincete per mio figlio malato», gli Shamrock Rovers col piccolo Josh

Gli Shamrock Rovers festeggiano il titolo Irlandese
La gioia di Josh si mischia con l'orgoglio al momento dei festeggiamenti: la sua squadra del cuore, gli Shamrock Rovers, allenata dal papà Stephen Bradley, domenica...

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La gioia di Josh si mischia con l'orgoglio al momento dei festeggiamenti: la sua squadra del cuore, gli Shamrock Rovers, allenata dal papà Stephen Bradley, domenica sera è stata premiata Campione d'Irlanda per la ventesima volta. Al fischio finale della sfida contro il Derry City, il bambino, otto anni, ha raggiunto gli spogliatoi per festeggiare la consegna del titolo, è entrato in campo mano nella mano con i calciatori e ha alzato la Coppa insieme a tutta la squadra. I settemila tifosi presenti al Tallaght Stadium hanno invocato il suo nome: conoscono la sua storia, iniziata lo scorso giugno quando gli è stata diagnosticata la leucemia. Una malattia che lo ha tenuto impegnato a lottare in tutti questi mesi, da lì la richiesta dell'allenatore ai suoi uomini: "Vincete per mio figlio".

Un campionato di 36 giornate, iniziato il 18 febbraio che si concluderà nel prossimo turno del 6 novembre. Domenica sera non c’era pressione, l’aritmetica impediva al Derry City, secondo in classifica, di scavalcare i Rovers, ma una vittoria era il miglior modo per salutare il proprio pubblico all’ultima partita in casa e per festeggiare dopo il triplice fischio. “Speriamo che Josh stia abbastanza bene da poter venire allo stadio”, aveva detto Bradley. Josh ce l’ha fatta e i Rovers pure. 1-0. È stato il terzo titolo consecutivo per la squadra di Dublino, che dalla scorsa estate sognava di regalare una notte come questa al figlio del suo tecnico: “Ne abbiamo parlato molto prima dei grandi match, anche solo vederlo tra noi è fantastico”, ha dichiarato il centrocampista nazionale irlandese Jack Byrne. Le difficoltà vissute dalla famiglia dell’allenatore in quattro mesi vengono spiegate da Bradley a fine partita, e il ruolo di papà si mischia a quello di leader del gruppo: “È da quando si è ammalato che Josh mi ha chiesto di vincere il campionato, non potrei essere più orgoglioso della mia squadra, sono emozionato e sarò per sempre in debito con loro. Questo distoglierà la sua mente dalla sfida che affronta ogni giorno e gli darà la spinta di cui ha bisogno per andare avanti e combattere”.

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Il Mattino