ISCHIA. Entrerà negli annali come l’incarico più breve nella storia del calcio, quello di Gianni di Meglio, assoldato per gestire unicamente le ultime due...
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Numeri da brivido anche per il presidente Rapullino che - come estrema ratio, se non si vuol parlare di disperazione - vestendo i panni del generale in questi giorni ha fatto suonare le trombe dell’adunata di popolo. Per difendere la bandiera gialloblù e con essa, l’orgoglio mortalmente ferito degli isolani. Sull’isola dei campanilismi esacerbati, dei sei comuni che litigano fra loro e di altrettanti dialetti parlati, lo scontro-salvezza contro gli arcigni pugliesi potrebbe oggi mettere ordine nella Babele locale. Appelli a sostenere la squadra sono stati fatti non solo agli altri club isolani, come Barano e Real Forio, che militano nei campionati dilettanti, ma anche alla società cittadina “dissidente”. Quella Nuova Ischia, sostenuta da tutti quelli che – ultrà compresi – hanno costantemente alimentato il boicottaggio al club gialloblù ed alla sua dirigenza considerata “straniera”. Domani probabilmente lo stadio Mazzella si presenterà pieno come mai è stato dai tempi della promozione. E oggi, l’asso nella manica degli allenatori Giovanni Di Meglio e Fulvio d’Addario – che hanno avuto solo pochi giorni di tempo per visionare giocatori e squadra – potrebbe essere il bomber Kanoutè. Alla salvezza del resto, tifosi e dirigenti ancora ci credono. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino