Italia-Macedonia del Nord, c'è Raspadori al centro dell'attacco

Non segna da più di un anno con la maglia della Nazionale

Giacomo Raspadori
Provaci ancora Jack. Contro la nostra Corea del terzo millennio, quella Macedonia (pure del Nord) che ci ha eliminato nella corsa al Mondiale in Qatar, Luciano Spalletti si affida...

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Provaci ancora Jack. Contro la nostra Corea del terzo millennio, quella Macedonia (pure del Nord) che ci ha eliminato nella corsa al Mondiale in Qatar, Luciano Spalletti si affida a uno dei suoi eroi dello scudetto. Al piccolo gioiellino che ha voluto a tutti costi a Napoli e che ha fatto crescere alla velocità della luce. Giacomo Raspadori sarà l'attaccante che deve avvicinare l'Italia al pass per l'Europeo: è lui il titolare della maglia da centravanti. L'allenatore di Certaldo ha deciso di fidarsi del suo uomo perfetto, di quel falso nueve di cui ha potuto sempre contare nella sua stagione delle favole. Anche se nel Napoli faceva la riserva di Osimhen. 

Con i suoi gol uno dietro l'altro ha illuso Garcia e il Napoli in questo scorcio di stagione. Ma è andato tutto a rotoli lo stesso. Ne ha fatti tre di reti in dieci giorni (Union Berlino, Milan e Salernitana), quando non c'è Victor ci pensa lui a risolvere i guai in attacco. E adesso, senza Immobile, e nella prima delle due gare della verità, Spalletti ha pochi dubbi su cui fare affidamento. E poco importa che con la maglia dell'Italia non segna da più di un anno. Tanto, c'è poco da dire. Da quando Spalletti è il ct, lui ha sempre giocato: due volte titolare, due volte partendo dalla panchina. Ma senza mai far gol. Che poi per un attaccante è la cosa che conta di più. Lui è uno dei superstiti della notte della vergogna, a Palermo: ed è anche la voglia di riscatto con la Macedonia deve accompagnarlo questa mattina. Non segna da più di un anno con la maglia della Nazionale, ma tocca a lui. D'altronde, con Spalletti ritrova anche la sua identità: Giacomino si sente un vero nove, altro che finto. Prima punta e basta. Poi, poiché non è ancora nella condizione di sbattere i piedi e fare i capricci, gioca proprio dove vogliono i suoi allenatori. Ma quel che piace all'ex Sassuolo è stare il più vicino possibile alla porta avversaria. Spalletti lo farà contento, ma si aspetta la rete che manda da settembre del 2022: per un'attaccante, quasi un'era geologica. E dall'altra parte, il compagno di squadra Elijf Elmas: «Conosco bene Spalletti e so come gioca, sarà uguale al mio Napoli per aggressività e possesso palla». 

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Il Mattino