Resettare il meno venti contro la Grecia e provare a far vedere qualcosa di meglio rispetto alla prima giornata. Contro la Serbia, il torneo dell'Acropolis è già...
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Senza Aradori, tagliato da coach Sacchetti in mattinata per scelta tecnica e autorizzato a lasciare il ritiro da domani mattina, e con Hackett fermato da un malessere intestinale, nei dodici ci va Gigi Datome, che non vedrà però il campo. La Serbia è lunghissima per numero di giocatori e per fisicità, ma nel primo quarto la differenza non si vede: 5-7 per i serbi, poi 10-9 con la tripla di Belinelli e 15-14 al decimo. Ale Gentile, uscendo dalla panchina, fa cose buone: 20-17. La Serbia decide di mettersi a giocare. Jokic, Bogdan Bogdanovic e Bieljca fanno vedere tutto il loro talento: 24-33 al 16esimo. Al riposo lungo è 32-45 ( parziale del secondo quarto da 17-31 per la Serbia).
Simonovic e Bogdan Bogdanovic segnano triple a ripetizione ad inizio terzo tempino per il 39-56. L'Italia trova intensità da Gentile e Abass, tenendo Belinelli a lunghi tratti in panchina. Al 28esimo è 47-61, al terzo riposo è 49-69. Gli ultimi dieci minuti dicono poco, anche come motivazioni da una parte e dall'altra. L'Italia non segna quasi più, al 35esimo è 56-80, il finale premia la Serbia 64-96. Domani chiusura del torneo contro la Turchia.
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Il Mattino