Judo, Esposito si regala il bronzo per il suo 24esimo compleanno

Antonio Esposito
Il regalo più bello. Per il suo 24esimo compleanno provvede da solo. Sarebbe stato fin troppo banale spegnere le candeline sulla torta. E allora decisamente meglio mettere...

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Il regalo più bello. Per il suo 24esimo compleanno provvede da solo. Sarebbe stato fin troppo banale spegnere le candeline sulla torta. E allora decisamente meglio mettere al collo la medaglia di bronzo vinta al Grand Prix di The Hague. È un beautiful day per il napoletano della Nippon Club, Antonio Esposito, tesserato per il gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre. Spettacolo emozionante allo Sportcampus Zuiderpark. Pubblico avverso, ippon al Golden Score, l’olandese Jim Heijman sulla materassina, indice rivolto alla platea e pugno chiuso sul tricolore ricamato sul bianco judogi. Fotogrammi in sequenza della felicità nella terra dei tulipani. Napoli sul podio al cospetto dei giganti, in una competizione impegnativa con 62 nazioni partecipanti. Soffre ma vince, lotta ma non cede, resiste e convince il poliziotto della Penitenziaria.


«Sono felicissimo di questa medaglia che mi dà punti per l’Olimpiade di Tokyo», ammette il biondo judoka, sempre più a suo agio con i colori della Nazionale italiana. Il terzo posto nella categoria 81 kg equivale ad un ulteriore mattoncino nella sua già brillante carriera. Cadono sul tatami il ceko Jaromir Musil e il cinese Zha Lasai, poi lo stop ai quarti con il tedesco Dominic Ressel, il ripescaggio e il quarto incontro con il francese Nicolas Chilard, per chiudere in gloria con il padrone di casa. «Dedico il successo a mia mamma Rachele a mio padre Giuseppe, ai miei fratelli Giovanni e Davide, al mio maestro Raffaele Parlati e al mio gruppo sportivo le Fiamme Azzurre».
 
Esposito famiglia di atleti e campioni del mondo. Si attende soltanto la crescita e la consacrazione anche del 13enne sulle orme e sull’esempio di chi già ha provato l’ebbrezza di trovarsi in vetta. Antonio nei fabulous four: oro al bulgaro Ivaylo Ivanov, che ha eliminato l’iridato Mollaei al primo turno e superato in finale l’orange Frank De Wit, e Ressel a completare il quartetto. «Un ringraziamento speciale va alla mia fidanzata Silvia Sannano, che con il suo amore mi dà la giusta tranquillità per affrontare tutto». Karateka romana delle Fiamme Oro conosciuta casualmente sulle gradinate del PalaPellicone a Ostia.


Termina nel migliore dei modi il 2018 per il combattente partenopeo. «Avevo voglia di rifarmi dopo il mondiale di due mesi fa andato male. È arrivata un’altra medaglia importante dopo il terzo posto agli Europei. Da febbraio 2019 ripartono i tornei di qualificazione olimpica». Dicembre mese utile per proseguire la preparazione in vista dei prossimi obiettivi. «Spero non chiudano il PalaVesuvio per i lavori delle Universiadi: non posso fermarmi e come me tanti altri atleti che inseguono un sogno a cinque cerchi». Soddisfatti i coach Dario Romano e Francesco Bruyere. «Gara di altissimo livello: Antonio ha fatto quel salto di qualità che lo proietta tra i big della categoria. Ha acquisito la consapevolezza e la tecnica necessaria per poter battere chiunque». Ormai una certezza, Antonio Esposito sa di essere tra i migliori. Augurissimi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino