Judo, Antonio Esposito vince in Austria e vede le Olimpiadi Parigi

Per il napoletano successo negli 81 kg Grand Prix Upper Austria

Antonio Esposito
La storia al Grand Prix Upper Austria. L'ha fatta Antonio Esposito che negli 81 kg ha conquistato il primo posto nel torneo di Linz. È il miglior risultato della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La storia al Grand Prix Upper Austria. L'ha fatta Antonio Esposito che negli 81 kg ha conquistato il primo posto nel torneo di Linz. È il miglior risultato della carriera in un torneo di questa categoria. Il judoka napoletano, inoltre, grazie ad un bottino di 700 punti, è entrato nella top ten nel ranking olimpico, compiendo un passo decisivo in ottica qualificazione ai prossimi Giochi di Parigi 2024.

Esposito ha vinto la Pool B ed in semifinale ha messo ha segno l’ippon contro il portoghese Joao Fernando. Rocambolesco, poi, l'esito del gold medal match, in cui l'azzurro è riuscito a schienare il polacco Pawel Drzymal proprio in concomitanza del gong finale. «Non ho mai mollato, ho passato momenti bui e difficili e solo grazie alle persone che ho accanto e alla forza che mi hanno trasmesso che finalmente ora vedo realizzare il mio sogno - le sue parole sui social - Il primo grazie va a mia mamma Rachele e mio padre Giuseppe per l’uomo che sono oggi e per i valori che ho, a mio fratello Giovanni che per vari infortuni ha rallentato il suo cammino ,ma anche a distanza non essendo in gara con me mi ha fatto sentire come se lo fosse, all’altro mio fratellino Davide che mi fa da partner in allenamento ,alla mia fidanzata Arianna che da 4 anni ha riacceso la luce in me tante volte supportandomi tanto, al mio maestro Raffaele Parlati e al figlio Enrico che mi allenano, trasmettendomi tanto amore per questo sport, al mio comandante Salvatore Mariano e al direttore tecnico Olindo Rea, per la tranquillità che mi hanno trasmesso da quando sono arruolato nel grande gruppo sportivo delle fiamme azzurre, dandomi la libertà di continuare ad allenarmi e crescere nella mia palestra di appartenenza senza nessuna pressione, e infine tutti i ragazzi e le persone che con me vivono quotidianamente nella Nippon Napoli, la mia seconda famiglia. Senza tutte queste persone non ce l’avrei fatta». E la chiusura: Ci vediamo a Parigi. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino