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Sei gol, ma non chiamatelo bomber. Un autentico exploit quello di Marco Bellich, centrale della retroguardia della Juve Stabia, la meno battuta del campionato e, lo scorso dicembre, d’Europa.
La marcatura contro il Crotone lo incorona tra i più prolifici della squadra di Pagliuca, lui sorride, e pensa al finale di stagione, ad una supercoppa che manca nella bacheca gialloblù: «Non avrei mai pensato di fare tanti gol.
Col Taranto la sfida chiave, i gol del difensore quasi sempre decisivi: «Beh, a Caserta, quello forse più bello, non bastò ad evitare la sconfitta. Quello col Benevento, però, ci diede consapevolezza del nostro valore conto una grande squadra».
Lunedì solo un pari, con qualche mugugno, ma come Pagliuca, anche Bellich tiene a precisare: «Abbiamo disputato un’ottima partita per quasi ottanta minuti. Venivamo da una settimana di festeggiamenti, ed in cui si era allentanta anche in allenamento un po’ la presa. Possiamo essere soddisfatti e continuare a goderci il momento». La prima volta al sud, ancora con Bachini e soprattutto Pagliuca: «Ho fatto la scelta giusta, e non solo per la vittoria del campionato. Qui ho imparato a crederci sempre, ho trovato passione, calore, tutte cose che ci hanno aiutato a crescere, e che ci portiamo dentro. Ci godiamo il momento, onorando al meglio anche il finale di stagione».
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