Juve Stabia, i tifosi in marcia su Avellino: è caccia al biglietto

Un derby sentitissimo nelle due città: cinquecento biglietti disponibili

Scaccabarozzi in azione
È sicuramente una delle sfide più interessanti della sedicesima giornata. Ancora un turno infrasettimanale, con la Juve Stabia che domani sera sarà di scena...

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È sicuramente una delle sfide più interessanti della sedicesima giornata. Ancora un turno infrasettimanale, con la Juve Stabia che domani sera sarà di scena ad Avellino, dove, dopo il successo contro il Giugliano, incrocerà gli irpini del grande ex Massimo Rastelli (a Castellammare la prima panchina dopo l'addio al calcio giocato). Un derby sentitissimo nelle due città, ancor di più oggi, con i biancoverdi impegnati nella lotta salvezza e i gialloblu alla ricerca invece dell'equilibrio in campo, e soprattutto di quel bomber che ancora manca all'appello, in grado portare gol pesanti. Cinquecento biglietti, dieci euro il costo più la prevendita, anticipata a ieri mattina:c'è da ipotizzare che al Partenio-Lombardi, a dispetto dell'orario serale (in campo alle 21), ci saranno davvero tanti stabiesi al seguito della squadra di Colucci a cui, fin dal turno di domenica scorsa, contro il Potenza, hanno dato sostegno pieno, in vista di un derby quanto mai prezioso per l'economia del campionato. Cerca il successo pieno la Juve Stabia, la definitiva consacrazione di una squadra che sembra manchevole solo dalla trequarti in avanti, con otto clean sheet collezionati fino ad ora, ben quattro nelle ultime gare, con Barosi giunto ad oltre 360 minuti di imbattibilità.

«È un derby sentito ha ribadito Colucci -, ma vorrei vedere quale gara non lo è. So bene che nel calcio ci sono sfide a cui i tifosi tengono maggiormente, cercheremo di dare il meglio proprio per loro». Dai timori della vigilia contro i lucani, al vero problema che sembra accompagnare la Juve Stabia in questo campionato. Se all'assenza di Tonucci, Cinaglia e Vimercati, praticamente tutto il settore di destra della difesa, aveva fatto temere contro attaccanti del calibro di Caturano, Di Grazia e Del Sole, alla fine l'impiego di Altobelli, che ha stretto i denti e si è sacrificato al fianco di Caldore, ha confermato che di jolly in grado di interpretare più ruoli ce ne sono tanti nella rosa stabiese, e soprattutto che per puntare a qualcosa di più bisognerà risolvere l'annoso problema del gol.

Se con undici reti la retroguardia stabiese è infatti la terza del torneo, dietro Catanzaro e Crotone, con appena dodici messe a segno, l'attacco è praticamente l'ultimo del campionato, al pari di Gelbison e Taranto: «Ci stiamo lavorando - ha provato a difendere i suoi il tecnico stabiese - prima non riuscivamo neppure ad arrivare sotto rete, oggi non è così. Creiamo tanto, prima o poi i nostri attaccanti si sbloccheranno». Evanescente Santos, che pure sembrava dover spaccare il mondo dopo i primi novanta minuti, tutti in attesa di Zigoni (che potrebbe anche essere sacrificato a gennaio), Silipo, impiagato col contagocce, ma anche di Pandolfi che, dopo la rete all'esordio con la Gelbison, nelle ultime quattro gare è tornato sui suoi livelli, senza però riuscire a trovare l'imbeccata giusta: «Siamo vicini a lui - a parlare è il nuovo capitano, Jacopo Scaccabarozzi - come a tutti gli attaccanti. Il problema c'è, lo sappiamo, ma non è solo il loro. E' tutta la squadra che deve crescere, abbiamo trovato gli equilibri negli altri reparti. Ci manca solo questo step per un gran finale di stagione».

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Il Mattino