La Juve Stabia soffre, rischia di capitolare nello scontro salvezza con il Trapani, ma alla fine può tirare un sospiro di sollievo trovando dal dischetto, con il solito...
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Alla mezzora il Trapani sblocca il risultato con Pettinari, che di testa ribadisce in rete il cross di Kupisz che, deviato da Ricci, indirizza la palla alle spalle di Provedel. Nella ripresa l’avvio è choc con il raddoppio, su rigore di Taougourdeau per atterramento di Pettinari ad opera di Vitiello dopo un salvataggio di Provedel su Dalmonte lanciato a rete. La Juve Stabia si sveglia, Caserta getta nella mischia Bifulco e Cissè per Canotto ed uno spento Buchel, oltre a Tonucci per Fazio. E proprio l’ex Foggia, di testa, accorcia le distanze sull’angolo di Calò (23’). I gialloblù ci credono, e trovano anche il pari, ancora dagli undici metri, con Forte, per un colpo ad Addae in area di Luperini. Il finale è acceso, Cissè ha un’occasionissima in sforbiciata per il possibile 3-2, ma Carnesecchi si supera.
Nel dopogara Manniello spiega la polemica della curva che espone uno striscione contro l’amministratore unico della Juve Stabia, Vincenzo D’Elia: «In società si è creato un clima pesante per alcune situazioni venutesi a creare tra il nostro amministratore ed i dipendenti. Io sto con i dipendenti, ci sono persone che sono qui da tempo, siamo sempre stati una famiglia, e dobbiamo tornare ad esserlo. Ci siederemo in settimana per chiarire la questione, altrimenti, per quanto mi concerne, potrei anche fare sei passi indietro lasciando la gestione ad altri». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino