Juvecaserta al giro di boa della stagione vista dai tifosi. Più rabbia che delusione; più amarezza che critiche e contestazioni. Alla fine, dalle parole e dai...
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I TRASFERTISTI
Non entrano nel merito delle scelte tecniche, ma più d'uno sostiene che troppo spesso la Juve si lascia sorprendere nel finale. «Siamo tifosi di esportazione dicono Biagio, Emanuela, Sergio, Antonella lavoriamo lontano da casa e sosteniamo la Juve quando gioca dalle nostre parti. Abbiamo applaudito nella gara vincente di Udine, siamo andati anche a Forlì e a Brescia per la gara con l'Orizinuovi. Le partite interne le abbiamo su internet. Crediamo che al Palamaggiò i giocatori avvertano una pressione eccessiva». Paolo è uno sportivo in erba, alunno della scuola media Giannone di Caserta. «La mia famiglia si è trasferita per lavoro in questa città da due anni fa presente e da allora seguiamo la squadra di basket. Per me è un bel momento perché vado al Palamaggiò con mamma, papà e mia sorella. Tifiamo, applaudiamo. Mi piace che nel basket non ci sia razzismo; anzi, spesso gli stranieri di colore sono i nostri idoli sportivi. Sono sicuro ribatte che quando la Juve sarà finalmente al completo sarà davvero forte». Chi invece non nasconde la propria amarezza è una coppia di Maddaloni: «Dopo l'ammissione in serie A2 e l'arrivo di Gentile in panchina pensavamo di non soffrire tanto. Non si possono perdere partite così al Palamaggiò» chiaro il riferimento alla sconfitta con l'Urania Milano e anche con il Roseto, entrambe maturare all'over time. I più critici sono i tifosi più giovani: «capiamo che la Juvecaserta è stata decimata dagli infortuni, ma pensiamo che andavano fatte scelte diverse perché ci sono state sconfitte che non si possono perdonare. Comunque la quadra è nella media salvezza che resta l'obiettivo di questa strana annata».
IL NODO SPONSOR
«Mia moglie e io seguiamo la Juvecaserta da quando giocava nel palasport di viale Medaglie d'Oro e siamo grati a tutte quelle persone che fino ad ora si sono fatte carico di tanti sacrifici per mantenere a Caserta la sua squadra di basket più prestigiosa. Ma vi rendete conto incalza Salvatore che la formazione bianconera è l'unica squadra a non avere uno sponsor? La classe politica e imprenditoriale dovrebbe dare il suo sostegno perché lo sport non è solo tifo, ma ha anche un valore sociale». Domenica Giuri e compagni torneranno dunque sul parquet del Palamaggiò. Si riparte ospitando la Tezenis Verona, sconfitta in casa nell'ultimo turno di andata dalla Pompea Mantova che a Castelmorrone è uscita col capo chino. «È un campionato strano, con tanti risultati a sorpresa fa rilevare Sebastiano, altro tifoso storico ma dobbiamo avere fiducia nella società e nell'operato del suo allenatore, Nando Gentile». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino