La forza della Juventus è tutta nella faccia di Higuain in panchina; nei suoi applausi forzati ai gol dei compagni che piovevano copiosi come quando in campo c'era lui,...
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PIPITA DI BRONZO
La forza della Juventus è tutta nella marginalità, momentanea d'accordo, di mister 90 milioni. Dall'inizio di stagione, Higuain non è mai stato Higuain, il vero Higuain. Fuori forma, svogliato, appesantito, intristito, fate voi. Eppure, in campo nessuno dei suoi ne ha sentito davvero la mancanza. Almeno in campionato. Perché la Supercoppa è sfumata e la Champions non è iniziata proprio nei migliori dei modi, ma non certo per colpa esclusiva del Pipita: già mercoledì capiremo se a Barcellona si è trattato soltanto di una giornata no, di una differenza di motivazioni. Prima o poi Higuain tornerà a essere Higuain, se non entrerà nel mood negativo dei tempi del Real Madrid, quella sorta di impossibilità di essere normale che lo porta a deprimersi quando non viene riconosciuto da tutti come il numero uno. Ma il mercato di questa estate, se forse non avrà reso la Juventus più forte in assoluto a livello europeo, l'ha resa ancora più solida, del tutto impermeabile ai cali di condizione dei suoi giocatori, a eventuali infortuni, anche di lungo corso. Con una eccezione sempre più evidente: quella di Dybala, il top player assoluto, ora pure goleador inesorabile. Si può provare a fare un gioco, a mischiare un po' le carte e proporre queste due formazioni in bianco e nero. La prima: Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Marchisio, Matuidi; Bernardeschi, Dybala, Pjaca; Mandzukic. La seconda: Szczesny; Howedes, Barzagli, Benatia, Asamoah; Betancur, Pjanic, Khedira; Cuadrado, Higuain, Douglas Costa. Qual è la migliore? Praticamente impossibile stabilirlo: tutte e due sarebbero comunque favorite per lo scudetto, in Serie A potrebbero addirittura arrivare prima e seconda (per chi non se ne fosse accorto da queste due squadre sono rimasti fuori De Sciglio e Sturaro).
ALTERNATIVA
No, ad Allegri le alternative non mancano. Eventuali problemi, semmai, potrebbero arrivare fuori dal campo. E' attesa per oggi la prima sentenza della giustizia sportiva per il processo a carico di Andrea Agnelli e altri dirigenti bianconeri per i rapporti, vietati dal regolamento, intrattenuti con frange della tifoseria ultrà. La procura federale ha richiesto due anni e mezzo di inibizione per Agnelli. La Juventus potrebbe così ritrovarsi ad essere l'unico club con due squadre fortissime ma senza presidente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino