Il cuore. Un tuffo al minuto 96 che fa esplodere le coronarie biancocelesti e gelare il sangue bianconero. Strakosha para il rigore di Dybala, concesso da Mazzoleni a recupero...
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SOGNI E INCUBI
Succede di tutto. I bianconeri lasciano Dybala in panchina e schierano un 4-3-3 per avere maggiore densità a centrocampo. La Lazio non varia spartito e nel primo tempo soffre la spinta della Juve e l’effetto Stadium. Douglas Costa porta in vantaggio la Vecchia Signora, anche se servirà il var a convalidare la rete sconfessando il fuorigioco del brasiliano tenuto in gioco da Bastos. Strakosha e la fortuna salvano i biancocelesti che nella ripresa hanno un’altra marcia. Inzaghi ha urlato nello spogliatoio ottenendo l’effetto sperato. Immobile in 7 minuti manda ko la Juve. Un piattone su assist al bacio di Luis Alberto e poi un rigore che lui stesso si procura. I bianconeri non ci stanno. Allegri manda in campo Dybala e Bernardeschi. Risulteranno decisivi. L’argentino prende un palo incredibile poi, come detto, fallisce il penalty per fallo di Patric su Bernardeschi. L’urlo laziale è pazzesco come la corsa di tutta la squadra sotto il settore occupato dai tifosi laziali. Un boato assordante che non copre il rumore procurato dal tonfo della Juventus. La Lazio sogna in grande, i bianconeri vivono un incubo.
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Il Mattino