Ad aggiungere drammaticità alla scomparsa di Kobe Bryant, morto ieri a 41 anni in un incidente in elicottero, la presenza sul mezzo della figlia Gianna Maria Onore,...
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Gigi era infatti già una piccola star del basket e sognava la WNBA, la lega femminile americana, il massimo livello cestistico mondiale. Suo padre la portava spesso in giro per i palasport, con tanto di ‘lezioni’ tattiche a bordo campo in cui Kobe spiegava a sua figlia giocate e schemi, e lezioni sul parquet, come testimoniano tanti video sui social. Come detto, tutte le figlie di Kobe hanno nomi italiani: la primogenita è Natalia, 17 anni, poi c’era Gianna di 13, Bianka di 3 e Capri di appena 7 mesi, che probabilmente quando crescerà non avrà quasi alcun ricordo del papà da vivo.
Dopo il suo ritiro dal basket giocato, Bryant aveva iniziato ad allenare proprio la squadra della figlia, che da Kobe aveva ereditato anche l’ambizione e l’autostima: ospite di Jimmy Kimmel infatti il Mamba aveva raccontato che quando qualcuno gli chiedeva chi avrebbe portato avanti la sua eredità data l’assenza di figli maschi, Gigi interveniva dicendo «ci penserò io». Tutta suo padre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino