Kvaratskhelia, la Juve e Spalletti: «Lui mi ha convinto, ora Koulibaly»

Kvaratskhelia, la Juve e Spalletti: «Lui mi ha convinto, ora Koulibaly»
Gli ultimi giorni in Russia, il passaggio al Napoli e le grandi prove con la nazionale della Georgia. Khvicha Kvaratskhelia torna a parlare in quella che potrebbe essere...

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Gli ultimi giorni in Russia, il passaggio al Napoli e le grandi prove con la nazionale della Georgia. Khvicha Kvaratskhelia torna a parlare in quella che potrebbe essere l'ultima intervista prima dell'approdo a Napoli la prossima settimana. «Quando è scoppiata la guerra c’era paura da parte di tutti. Da parte mia, della mia famiglia. Ho parlato con i compagni e mi hanno detto di scegliere il meglio per me, la vita era la cosa più importante, non potevo restare in Russia ma ho onorato la maglia del Rubin fino alla fine perché loro hanno fatto tanto per me» ha raccontato il campione georgiano, protagonista a sua insaputa del conflitto bellico.

«Dopo l’addio al Rubin ero con la nazionale, il mio agente mi ha chiamato dall’Italia e mi ha detto delle offerte che c’erano. Non è stato facile per me, bisogna sempre scegliere la squadra migliore per te. A volte ci sono squadre forti che però poi non sono quelle giuste per il tuo futuro» ha continuato Khvicha, che ha scelto il Napoli. «Ho parlato con Spalletti, mi ha detto che voleva lavorare con me e io ho pensato di voler lavorare con lui. Dopo quelle parole ho deciso di firmare per il Napoli. Mi ha spiegato e preparato per la Serie A, mi sento pronto per il grande salto. Il numero? Non so se indosserò la maglia 77 o la 18, non ho ancora deciso. So di non poter prendere la 10 perché è solo di Maradona. Con chi vorrei giocare? Koulibaly è un gran calciatore. Il mio calciatore preferito è stato Giorgi Kinkladze, era un gran talento che il calcio georgiano non ha saputo sfruttare».

«Non ho ancora conosciuto Tommaso Starace, so che è una leggenda del club. Gli farò portare da mio padre del buon vino georgiano per presentarmi nel migliore dei modi» ha scherzato Kvaratskhelia con l'intervistatore Nobel Arustamyan. «Ho avuto modo di parlare con Miranchuk, mi ha spiegato quanto sia duro il lavoro fatto in allenamento in Serie A». Tra gli intervistati anche l'agente Mamuka Jugeli: «Avevamo un accordo con la Juventus, ma poi Paratici è andato via al Tottenham. Se non fosse andato via, Khvicha oggi sarebbe della Juventus. Voleva portarlo anche in Premier League ma in prestito e a noi non interessava. Anche il Milan aveva chiesto informazioni ma solo il Napoli si è mosso concretamente».

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Il Mattino