L'Accademia Nazionale della Scherma cerca ancora casa. Fondato a Napoli nel 1861 (156 anni fa), dal 1880, in virtù di un regio decreto, ha il compito di esaminare e...
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Le sedute di esame (fino al marzo di quest’anno) si sono sempre svolte a Napoli. I candidati provengono da tutta Italia e anche dall’estero (Europa, ma anche USA, sud America ecc.).
"La Federazione Italiana Scherma (FIS) ha sempre riconosciuto la validità degli esami organizzati e gestiti dall’Accademia, tanto che – addirittura – anche nel suo statuto, tale compito è riservato al predetto ente", racconta il vice presidente dell'Accademia, il magistrato Maurizio Fumo. .
Tuttavia, nel marzo di questo anno, la FIS, ha deciso di organizzare in proprio gli esami, fissando come luogo di svolgimento Roma (e non più Napoli) e riservando all’Accademia un ruolo meramente formale, ruolo che è stato rifiutato. Il TAR Lazio, pronunziando sulla richiesta di sospensiva inoltrata dall’Accademia ha affermato che la potestà di svolgere esami non è esclusiva dell’Accademia (ma evidentemente concorrente). La conclusione è che si sono svolte due sedute di esami, una a Napoli, tenuta dall’Accademia e una a Roma, tenuta dalla FIS.
Naturalmente, dopo il giudizio cautelare, si svolgerà quello di merito, nel corso del quale la questione verrà riesaminata in maniera più approfondita e con una maggiore aderenza alle fonti normative.
"Nel frattempo, sono state presentate interrogazioni e interpellanze parlamentari su tale questione, oltre che sulla gestione interna della Federazione Italiana Scherma, anche alla luce di esposti presentati alla Prefettura di Roma dall’Accademia e da un legale siciliano", spiega il vice presidente dell'Accademia.
A seguito della presentazione di tali esposti la Prefettura non ha, allo stato, registrato il nuovo statuto FIS ed ha chiesto chiarimenti agli enti interessati (CONI, FIS, Accademia Nazionale di Scherma). È evidente che, se tali esposti dovessero essere accolti, ne conseguirebbe la illegittimità del nuovo assetto federale e, a cascata, la invalidità degli atti posti in essere nel frattempo dalla FIS, compresi, probabilmente, gli esami cancellati a Napoli e trasferiti a Roma, circostanza in relazione alla quale si spera anche in un incisivo intervento del Sindaco de Magistris. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino