Sogno doppiamente stroncato. L’Amatori Napoli Rugby dice addio ai play off. Sfuma il salto in serie A per il secondo anno consecutivo. C’è chi parla di...
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Accedono alla massima categoria quindi l’Unione Capitolina, capolista del girone 4 a quota 99 punti, e la Bingo Family Amatori Catania, seconda a 86. Carte rimescolate, inoltre, dopo l’incontro di domenica 22 aprile tra Arvalia Villa Pamphili e Catania. Sul manto erboso finisce 23-22 in favore dei capitolini. Match sub iudice, «considerato che la gara si è svolta dal 18° minuto del secondo tempo sino al termine dell’incontro con mischie no contest a seguito degli infortuni occorsi» ad alcuni giocatori romani. Il Giudice sportivo, avvocato Marco Cordelli, ha dichiarato perdente la società Arvalia, omologando la gara con il risultato di 0-20 (mete 0-4, anziché 3-3 risultato conseguito sul campo), decretando la vittoria dei siciliani. Dal possibile (e auspicato) -1 in classifica, i ragazzi di Lorenzo Fusco (nelle foto di Luigi Petrucci) si sono ritrovati a -6 alla vigilia dello scontro diretto da disputare proprio contro i catanesi. Le assenze decisive di Gargano e Martone e la condizione mentale non al top, creatosi per il divario (inaspettato) in griglia, hanno determinato il 44-7, definendo il +11 degli isolani a due giornate dal termine. Sarebbe ingeneroso parlare di disfatta in casa verdeblù. «Abbiamo avuto delle defezioni importanti sia per infortunio sia per malanni, impedendoci di schierare la formazione più esperta. Il primo tempo abbiamo dominato e sul 7 a 5 per noi abbiamo subito una meta allo scadere del periodo. Un ulteriore errore all'inizio della ripresa ci ha tagliato le gambe e gli avversari hanno vinto meritatamente» spiega il tecnico partenopeo, che cullava sogni di gloria. «La verità è che il nostro gruppo è sano e forte ma dobbiamo maturare: prima o poi arriveremo in serie A». Bersaglio non centrato di poco. «Abbiamo fatto un bel campionato, segnato 700 punti con 45 giocatori utilizzati. L’inesperienza ci ha fatto perdere partite che avevamo già vinto. Peccato davvero, lo sport è anche questo: accettare la sconfitta, applaudire l'avversario e prepararsi alla rivincita» conclude Fusco. Dalla Sicilia alla Lombardia, tour de force per Andrea Coppola, convocato in Nazionale per il raduno a Milano nel giorno del suo compleanno. «C’è amarezza e molta stanchezza. Il fato purtroppo ci ha ancora una volta remato contro, costringendoci a cambiare le carte in tavola nella giornata più importante del campionato». Unico napoletano ed esponente del Sud, orgoglioso Coppola di rappresentare i colori della sua città in maglia azzurra. «Penso che il lavoro soltanto possa portare le dovute soddisfazioni. La chiave di tutto è sempre il lavoro duro, fatto bene e contornato dalle giuste abitudini di alimentazioni e vita». Sogno rinviato per l’Amatori Napoli.
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Il Mattino