L'oro di Assunta Scutto al Grand Slam di Baku

Trionfo per la campionessa di Scampia in Azerbaijan

Antonio Ciano e Assunta Scutto
Indice destro al cielo e mani giunte sul tatami. Il bacio affettuoso del suo maestro Antonio Ciano, il pugno sinistro chiuso in segno di esultanza e le foto di rito, sul podio e...

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Indice destro al cielo e mani giunte sul tatami. Il bacio affettuoso del suo maestro Antonio Ciano, il pugno sinistro chiuso in segno di esultanza e le foto di rito, sul podio e non solo. Scene e sintesi dall’Azerbaijan, dove Assunta Scutto ha trionfato al Grand Slam di Baku, città gemellata con Napoli. Inno di Mameli, medaglia d’oro al collo e sorrisi. Prega, vince e sogna la campionessa di Scampia, portacolori delle Fiamme Gialle.

Dal bronzo di Budapest, che è valso il primato nel ranking mondiale, al successo incontrastato nella regione transcaucasica. «Grazie Dio che mi sostieni, grazie di dimostrare ogni giorno che sei con me e quando tutto sembra andare male, Tu corri in mio aiuto, perché i piani che hai per me sono grandi». Parole che salgono come profumo d’incenso, un salmodiare quello dell’atleta classe 2002 anche sul tatami.

Brilla il suo talento nella categoria 48 kg. «Baku è stata una gara intensa ed emozionante, che mi ha fatto maturare tanto», racconta soddisfatta Susy. «Non ero al top della forma, non avevo buone sensazioni, poi ho commesso alcuni errori e ho ricevuto penalità e wazari a sfavore», riferisce. «Non è stato facile non abbattermi, ma dentro di me, quando tutto stava andando male, sentivo una voce che mi diceva: «Non ti preoccupare, ci penso io». Non certo suggestioni del momento o trance agonistica. «Era la voce di Dio. E allora ho ritrovato la motivazione per non arrendermi», afferma entusiasta la portentosa judoka partenopea.

Quattro incontri. Cadono e cedono la slovena Marusa Stangar e l’israeliana Shira Rishony. In semifinale superata la spagnola Laura Martinez Abelenda, in finale battuta l’azera Leyla Aliyeva, beniamina di casa. «Vincere nonostante tutto significa tanto, mi dà motivo di grande soddisfazione del lavoro che sto facendo e della continua crescita», asserisce convinta Scutto. «Ringrazio il gruppo sportivo Fiamme Gialle e tutto lo staff per il sostegno, mettendomi sempre nella migliore condizione di poter vincere. Un grazie speciale va al mio allenatore Antonio Ciano, che è sempre essenziale (gli devo veramente tanto) e alla Nazionale italiana, che mi aiuta. Un abbraccio grande alla mia famiglia, che mi segue sempre da casa, e al mio amore Kevyn Perna», conclude Assunta Scutto (nelle foto di Emanuele Di Feliciantonio). Prossimo impegno gli Europei a Montpellier nel mese di novembre.

 

 

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Il Mattino