L'urlo di Michela Terranova, campionessa d'Italia più forte delle difficoltà

Michela Terranova
Isolana e isolata. Dopo il bronzo conquistato agli Europei di Riga, in Lettonia, ha evidenziato via social le grandi difficoltà che vive nella gestione degli allenamenti,...

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Isolana e isolata. Dopo il bronzo conquistato agli Europei di Riga, in Lettonia, ha evidenziato via social le grandi difficoltà che vive nella gestione degli allenamenti, causa mancanza di impianti idonei. Era il 20 agosto e seguì l’immediato appello del presidente del comitato regionale Fijlkam, Antonio Bracciante, indirizzato al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Da allora Michela Terranova, atleta della asd Ischia Judo non si è fermata, non si è arresa, ha moltiplicato gli sforzi.

«Proveniamo da un'isola, i nostri risultati valgono doppio e, nonostante siamo isolati, l'unica persona che ci ha aperto le porte per sostenerci è il maestro Gianni Maddaloni». Scampia approdo sicuro, altro che Gomorra. Dal mare alla terraferma. Chilometri e distanza, attese e tempo per gli spostamenti. «Quando vado a Napoli impiego 2 ore di traghetto e mezz'ora di metropolitana per arrivare alla Star Judo Club». Fortunatamente lo scenario è cambiato in meglio. «Finalmente il sindaco Enzo Ferrandino ci ha messo a disposizione uno spazio comunale molto più grande e accogliente, dove abbiamo il nostro dojo. Quando mi alleno ad Ischia, la palestra è a pochi km da casa mia».

Disagi a parte, Michela ha superato ostacoli e avversarie sulla materassina e nella categoria 52 kg si è aggiudicata il titolo di campionessa d'Italia. Una gradita riconferma: già sul gradino più alto del podio al PalaPellicone nel 2019 e vicecampionessa italiana l’anno precedente sempre ad Ostia. Cinque incontri disputati e finale vinta contro Giulia Carnà (Judo Virtus), vicecampionessa del mondo. «Ho affrontato la competizione con molta calma e sicurezza, consapevole di aver lavorato tanto nell'ultimo periodo», racconta la judoka classe 2005. «Ero molto concentrata e avevo tanta voglia di vincere. Sono felice di questo risultato, ora puntiamo ad altro», spiega. 

«Dedico la vittoria alla mia famiglia, e ringrazio mio padre Rosario, mio fratello Rocco e il maestro Gianni Maddaloni, che mi hanno aiutata in questo mio percorso di allenamenti e di competizioni sia a livello internazionale che nazionale». Anno ricco di trionfi il 2021, senza dimenticare il bronzo conseguito a Porec (il 19 giugno in Croazia) e l’argento conquistato a Bucarest (il 17 luglio in Romania) all’European Cup.

Michela proverà a bissare sul tatami l’inconfondibile urlo. «E’ il mio ara, energia che proviene dalla mia anima. E anche un senso di liberazione dalla tensione della gara», conclude. Tutto è andato per il verso giusto. Nella categoria 63 kg festeggia l’argento Serena Maddaloni (Star Judo Club), preceduta soltanto da Sara Corbo, mettendo alle spalle Stefania Pede e Giorgia Sibilla, entrambe dell’Akiyama Settimo.

 

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Il Mattino