La Ferrari di Vettel piega Hamilton e domina il GP d'Australia, sul podio le due Mercedes

La Ferrari di Vettel piega Hamilton e domina il GP d'Australia, sul podio le due Mercedes
MELBOURNE - La Ferrari c'è. Con una gara straordinaria Sebastian Vettel domina il Gran Premio d'Australia e precede le due Mercedes, quella del campione del mondo...

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MELBOURNE - La Ferrari c'è. Con una gara straordinaria Sebastian Vettel domina il Gran Premio d'Australia e precede le due Mercedes, quella del campione del mondo Lewis Hamilton e quella dell'esordiente con le vetture di Stoccarda Bottas. Quarta l'alra Rossa di Raikkonen che precede di poco la Red Bull di Verstappen. La vettura di Maranello ha confermato quando di buono fatto vedere durante l'inverno e nelle due giornate di rpove a Melbourne. Il quattro volte campone del mondo tedesco è scattato bene e si è infilato nella prima curva alle spalle del britannico che partiva dalla pole. Seb non ha mollato la Freccia d'Argento nemmeno per qualche metro e ha dato subito l'impressione di avere un ritmo addirittura migliore.

 
L'inglese, che aveva più volte dichiarato di temere la nuova vettura del Cavallino, ha cercato di spingere, ma non è mai riuscito a creare un minimo di margine. Prima del previsto le ultrasoft Pirelli hanno perso performance e i box di Stoccarda hanno anticipato la sosta prevista per il 23° richimando il campione del mondo al 18°. Montate le soft e non le supersoft come pianificato per avere la certezza di arrivare in fondo, Hamilton era più rapido della vettura di Maranello, ma è finito nel traffico: prima un paio di doppiaggi, poi la Red Bull di Verstappen tosto come al solito che doveva difendere la prima posizione e, come scontato, non ha concesso nulla alla Stella.

A quel punto Vettel doveva cercare di accumulare i 24 secondi necessari per effettuare il suo pit stop e rientrae davanti al rivale. Operazione perfettamente riuscita con Toto Wolff che dà due pugni sul tavolo quando Sebastian rientra in pista per un soffio davanti a Max e Lewis. A quel punto il più era fatto poiché Seb si trovava davanti a parità di mescola e le sue Pirelli avevano anche meno giri sulle spalle rispetto a quelle dell'inglese. Approfittando ancora della presenza dell'olandesino volante che ha invece ritardato la sua fermata ai box, la SF70H ha accumulato 6-7 secondi di vantaggio che gli hanno poi consentito di controllare la situazione.

Hamilton non ha mai dato l'impressione di spingere per tentare di recuperare, sapeva benissimo che anche avvicinandosi a Sebastian non lo avrebbe mai passato in pista visto il passo dell'astronave rossa. La Freccia di Lewsi non era in ogni caso in grande froma perché nella parte finale della gara il compagno di squadra Bottas ha recuperato su di lui. Negli ultimi giri anche Verstappen ha spinto, ma non è riuscito ad impensierire Kimi. Gli uomini della nazionale italiana festeggiano, ma non esagerano e, fedeli all'approccio che hanno deciso di seguire quest'anno, restano con i piedi per terra. «Una gara perfetta? Lo è quando porti le due vetture sul podio - ha dichiarato il team principal Maurizio Arrivabene - grande Sebastian, un martello, non ha sbagliato nulla. Ottimo inizio, ma abbiamo vinto solo una corsa, dobbiamo continuare a lavorare».

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Il Mattino