La Lega Pro decide il suo futuro il 3 aprile Possibili danni fino a 84 milioni di euro

La Lega Pro decide il suo futuro il 3 aprile Possibili danni fino a 84 milioni di euro
La Lega Pro ha convocato per il 3 aprile alle 11, l’Assemblea dei club, in call conference, seguendo le modalità dettate dai decreti del Governo. "Alla luce...

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La Lega Pro ha convocato per il 3 aprile alle 11, l’Assemblea dei club, in call conference, seguendo le modalità dettate dai decreti del Governo. "Alla luce della situazione emergenziale che stiamo vivendo – spiega Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro- abbiamo ritenuto necessario una riunione assembleare per confrontarsi". Tra i temi all’ordine del giorno ci saranno le considerazioni sullo stato dell’emergenza COVID-19, sulla stagione in corso e le azioni da intraprendere, su cosa fare del campionato 2019-2020 e il problema dei sacrifici e quindi i contratti dei calciatori. Probabile, dunque, che si possa decidere in quella sede il futuro della stagione in corso, da cui poi deriveranno anche delle considerazioni di natura economica.


Nei giorni scorsi Ghirelli aveva consegnato alla Figc uno studio condotto da PwC TLS sull’impatto potenziale che il coronavirus avrà sul calcio della Serie C. L’impatto potenziale, per la stagione corrente e per la prossima, va da un minimo di circa 20 milioni di euro ad un massimo di circa 84 milioni. Si stima un impatto economico fino a circa il 30% di contrazione sul fatturato medio annuo delle squadre, un impegno da parte del sistema della serie C non sostenibile con una concreta possibilità di default dei club già in forti difficoltà di bilancio prima della emergenza del coronavirus.


La stima dell’impatto è stata calcolata sulla base del verificarsi di tre differenti scenari, a seconda del protrarsi della pandemia. Il primo è uno scenario “porte aperte”, nel quale si prevede la conclusione della stagione in corso e la disputa dei play off/play out a porte aperte. C’è poi uno scenario “porte chiuse”, per il quale si ipotizza la conclusione della stagione in corso con partite a porte chiuse. Il terzo scenario, chiamato “stop campionato”, prevede il termine anticipato del campionato in corso e la ripresa delle partite, a porte chiuse, per i primi due mesi della prossima stagione. Per ciascuno di questi scenari è stato stimato un impatto economico derivante da eventi diretti certi, come ad esempio il mancato incasso da botteghino, ed eventi probabili.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino