Sette vittorie nelle prime sette giornate di campionato. Mai il Napoli era partito così bene, nemmeno nelle stagioni d’oro 86/87 e 89/90 in cui conquistò gli...
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Intanto, da domenica sera il Napoli è solo in testa alla classifica. Approfittando del pareggio ottenuto dalla Juventus a Bergamo contro l’Atalanta, ora capitan Hamsik e compagni guardano le altre squadre dall’alto. Un evento che non si verificava dal 18 settembre 2016, quando alla quarta giornata i partenopei si portarono a 10 punti staccando Juve e Genoa di una lunghezza, e che la Lega di Serie A ha voluto celebrare pubblicando un video sul suo canale Youtube. Una clip dedicata al momento d’oro che stanno vivendo i ragazzi di Sarri, ma realizzata soprattutto per dare voce ai tifosi partenopei. E loro, i napoletani, chiamati a esprimersi su questa prima parte di stagione, sembrano davvero convinti che questo sia l’anno buono per vincere il terzo scudetto, anche se non tutti vogliono parlarne apertamente, non riuscendo ad accantonare quella proverbiale scaramanzia che all’ombra del Vesuvio ha sempre tanti proseliti.
«Lunedì mattina Napoli si è svegliata in testa alla classifica – esordisce la voce fuoricampo – e ha cominciato a sognare come ai tempi di Diego Armando Maradona, negli anni Ottanta». E il paragone con quella squadra capitanata dal più grande giocatore di tutti i tempi è scontato. Sono trascorsi una trentina d’anni, eppure il Pibe de oro è onnipresente in città, la sua immagine si ritrova ovunque, «un simbolo indelebile, come un tatuaggio sulla pelle». Anche perché da allora nessuno ha saputo ripetere le imprese di quella squadra. Ora Maurizio Sarri e i suoi giocatori possono cercare di offuscare un po’ quel ricordo, scrivendo una nuova e importante pagina del calcio partenopeo. E Mertens, Insigne e Hamsik possono diventare i nuovi eroi di un popolo che da un trentennio aspetta l’arrivo di un altro profeta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino