La manita di Massimo Di Martire regala il primo successo al Posillipo: Lazio ko 15-11

Massimo Di Martire
Galvanizzato e scatenato. La convocazione in azzurro deve averlo motivato ulteriormente. Il pensiero di indossare la calottina del Settebello lo ha certamente caricato a dovere. E...

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Galvanizzato e scatenato. La convocazione in azzurro deve averlo motivato ulteriormente. Il pensiero di indossare la calottina del Settebello lo ha certamente caricato a dovere. E a Santa Maria Capua Vetere (in trasferta per la chiusura della Scandone da un mese) ha regalato una pesante cinquina, trasformato in maniera impeccabile due rigori, contribuito in maniera determinante al primo successo stagionale del Posillipo sulla Lazio 15-11 (parziali di 5-2, 4-2, 3-3, 3-4). Eroe di giornata l’attaccante Massimo Di Martire.

«Ci voleva questa vittoria, per il morale e per iniziare a raccogliere quanto di buono stiamo facendo in allenamento». Tripletta messa a bersaglio nel primo periodo. E’ da qui che la formazione di Roberto Brancaccio costruisce minuziosamente quel divario utile non più colmabile dai biancocelesti. All’intervallo lungo +5 per i rossoverdi, a fine terzo tempo ancora una manita a dividere le compagini in lotta per la salvezza.

«Abbiamo avuto un black-out al quarto tempo, che stava rimettendo in partita i laziali, e questo non possiamo permettercelo», sottolinea il classe 2000. Carburante finito negli ultimi 8 minuti e gap ridotto a due lunghezze di differenza (13-11). Ossigeno davvero il rocambolesco 14-11 e poi il sigillo finale a 21 secondi dalla sirena.

«Bravissimi tutti. Questa vittoria deve essere un trampolino di lancio per fare sempre meglio. Sono convinto che possiamo divertirci sempre di più», conclude soddisfatto il top scorer Di Martire. Prima tripletta per Maros Tkac e tre reti siglate da Julien Lanfranco. Preziose le doppiette di Domenico Iodice (staffilata da posizione 1 per il 9-4 e il 13-7 sempre in superiorità numerica) e Nikola Radonjic (11-6 e timbro «notarile»). 

 

 

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Il Mattino