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Rimonta pazzesca. «Bellissima davvero. Pensavo di aver esaurito tutte le energie e nel momento peggiore, quando ormai tutto sembrava scivolare via, mi sono detto: Luca, dobbiamo dare una scossa». Detto fatto. Curatoli sale in cattedra e inanella 14 stoccate, rovesciando il passivo (25-16) contro la Germania. Un cambio di passo decisivo che ha consentito all’Italsciabola di mettersi al collo un bronzo pesante in Egitto, scavalcando di fatto i teutonici.
«Volevo ridurre il gap. Ho dato la carica e sapevo che Luigi Samele avrebbe compiuto il resto», asserisce convinto l’atleta delle Fiamme Oro. Il contributo del napoletano classe 1994, già argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, si è rivelato fondamentale, perchè ha invertito la rotta e consentito al quartetto italico di salire sul podio iridato.
Cairo 2022. Luca Curatoli, il foggiano Luigi Samele (Fiamme Gialle), il livornese Pietro Torre (Fiamme Oro) e il salernitano Michele Gallo (Carabinieri) si sono imposti sull’Iran (45-24) e Hong Kong (45-23), poi hanno battuto i padroni di casa (45-33). In semifinale contro l'Ungheria i ragazzi del commissario tecnico Nicola Zanotti sono stati avanti fino al 40-39, ma nell'ultima frazione il solito Aron Szilagyi (tre volte campione olimpico e due volte mondiale) ha fatto la differenza, portando i magiari in finale.
Primati. Gli sciabolatori azzurri hanno confermato il risultato di Budapest e l'Italia non scende dal podio esattamente dal 2017 (in bacheca il bronzo di cinque anni fa, l’argento nel 2018, e il bronzo nel 2019 e 2022). «Un saluto di pronta guarigione ad Enrico Berrè», conclude Curatoli, abbracciato dal fratello-maestro Leo Caserta (nelle foto di Augusto Bizzi).
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