La rivelazione del padre di Immobile: «Sarri voleva mio figlio dopo Higuain»

La rivelazione del padre di Immobile: «Sarri voleva mio figlio dopo Higuain»
Il gol della sicurezza per l'Italia, firmato nel momento più difficile della trasferta israeliana, al termine di una prova di sacrificio e qualità. Ciro...

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Il gol della sicurezza per l'Italia, firmato nel momento più difficile della trasferta israeliana, al termine di una prova di sacrificio e qualità. Ciro Immobile, il bomber di Torre Annunziata, è tornato a essere decisivo sotto la gestione del «padre putativo» Giampiero Ventura, il nuovo ct della Nazionale che lo lanciò al Torino. E pensare che Ciro poteva finire nelle mani di un altro maestro riconosciuto di calcio come Maurizio Sarri: prima dell'ingaggio di Milik dall'Ajax, per il Napoli Immobile sarebbe stato più di un'ipotesi per il dopo-Higuain. Un napoletano con la maglia del Napoli più importante: lo ha raccontato Antonio Immobile, il papà di Ciro, intervistato da Radio Crc. «Mio figlio al Napoli? Quando una società vuole un giocatore non pensa a tante cose, agli agenti o ad altro, prova a prenderlo e basta - dice Antonio Immobile - L'anno scorso ho incontrato l'ex presidente del Sorrento e mi ha detto che se fosse andato via Higuain avrebbero preso Immobile, a detta di Sarri. Mi avrebbe fatto grande piacere se mio figlio avesse indossato la maglia del Napoli. Ciro vuole bene alla città di Napoli, a prescindere dalla squadra in cui gioca». Sulla prova di Ciro in Israele tanta felicità: «L'ho sentito, era entusiasta. Ventura sa gestire molto bene mio figlio che però non sa segnare gol facili, è sempre stato così».


La rivelazione sull'idea di Sarri su Immobile viene dall'ex presidente del Sorrento: fu proprio la società della costiera che scoprì Immobile prima che andasse alla Juve a 17 anni. Prima del nuovo ritorno in Italia, a metà dello scorso torneo con il Torino (con Ventura in panchina, 5 gol) e oggi alla Lazio, due stagioni di buio coincise con il trasferimento all'estero, in due campionati prestigiosi come la Bundesliga e la Liga. Ma né in Germania né in Spagna Ciro è riuscito a esplodere. A Dortmund è finito nella stagione da brivido dei tedeschi, firmando solo 10 gol tra campionato e coppe (dei quali quattro in Champions), al Siviglia l'anno successivo è andata anche peggio: 8 presenze e tre reti. Quest'anno la musica è diversa: l'esordio con la Lazio bagnato con un gol nella partita vittoriosa sul campo dell'Atalanta.

Con la Nazionale già qualche bagliore nello sfortunato Europeo di Conte: in campo un quarto d'ora contro il Belgio e 75 minuti nell'ininfluente sconfitta con l'Irlanda. L'altroieri un gol e una prestazione maiuscola, grazie anche a un pizzico di fortuna: l'infortunio di Belotti (cinque gol in due partite di campionato) che gli ha fatto strada, la scelta rischiosa di Ventura di lasciare i due attaccanti in campo dopo l'espulsione di Chiellini, scelta ripagata con il gol del 3-1 e con l'occasione del 4-1 gettata al vento, sprecando il grande assist di Florenzi. Un episodio che ha provocato lo sfottò del compagno di nazionale: «Ti perdono solo per il gol» scrive Florenzi su Instagram. «Non era male la palla» la replica dell'attaccante. Il fatto che giochino con Roma e Lazio non scalfisce l'amicizia tra i due, sancita anche dalle lezioni di napoletano - finite in alcuni spassosi video - che all'Europeo Immobile e Insigne impartivano al giallorosso.


Sempre restando sui social, su Facebook Ciro è contentissimo di aver ripagato la fiducia di mister Ventura. «Col ct c'è un gran bel rapporto - aveva detto lunedì a fine gara Immobile - gli devo molto dal punto di vista umano e professionale. Ventura aveva predetto il mio gol. Me lo aveva detto in mattinata: quando sei così concentrato in allenamento, poi segni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino