Terza partita in una settimana. Dopo le vittorie con Cagliari e Bologna, la Lazio domani affronterà il Benevento. Alla vigilia della trasferta sannita, il tecnico...
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Pericolo. «Alleno una squadra matura. Gli ho fatto vedere la partita del Benevento contro il Cagliari: ha fatto un’ottima gara e non meritavano di perdere. Con il cambio di allenatore hanno avuto una scossa. Vorrò vedere la Lazio migliore, che mercoledì è stata fantastica. Appena pecchiamo di utilità diventiamo una squadra normale».
Atteggiamento. «Mi preoccupa un po’, ma la squadra ha dimostrato di essere matura e sa che adesso stiamo andando bene. Nessuno si ferma e noi vogliamo continuare a far bene. Ieri e oggi abbiamo preparato bene la partita. Ci aspettiamo il Benevento con il 3-4-2-1 e li abbiamo studiati».
Cambi. «I ragazzi hanno recuperato bene, a parte Basta, Felipe, Wallace e Palombi a cui si è aggiunto Di Gennaro, che domani non ci sarà. Adesso mi prendo altro tempo per decidere con tranquillità».
Pedro Neto. «E’ arrivato il transfert e domani sarà tra i convocati».
Nani. «E’ un giocatore che sta crescendo. A Bologna è entrato bene, Marusic e Lukaku stanno benissimo e Murgia ha dimostrato qualità».
Difesa. «Mauricio ha recuperato, Felipe sta bene. Radu le ha giocate tutte, Bastos ha è andato bene dopo l’infortunio. I ragazzi mi hanno assicurato sulla loro condizione, ma li ho visti bene e pimpanti».
Benevento. «Può succedere in Serie a di avere 0 punti dopo dieci giornate. Di solito vedo sempre le ultime 3-4 partite, stavolta ho visto le ultime due. Per quello che ho visto non meritano la posizione che hanno, ma la squadra sa che non dovremo peccare di presunzione. Dovremo fare una partita a livello intenso».
Attacco. «Non è un problema far coesistere giocatori di qualità come Luis Alberto e Nani. Mercoledì Luis ha fatto una partita strepitosa e nell’ultimo quarto d’ora volevo inserire Nani e sono contento di tutti e due».
Lulic. «Già da Bologna era tutto chiarito. Da capitano e uomo quale è, Senad ha capito di aver sbagliato. Ho un gruppo unito che rema dalla stessa parte. Tutti dovranno dare il massimo quando verranno impiegati».
Milinkovic. «Se ha segnato di più fuori casa è solo una coibenza. E’ un giocare che sta facendo grandissime cose e ha solo 22 anni con grandi margini di miglioramento».
Immobile. «Tre pali in un tempo solo, più il quarto di Leiva, a me non è mai capitato. Speriamo che non succeda più. Ciro non ha bisogno di essere rincuorato perché, come spesso gli dico, un attaccante deve preoccuparsi quando non ha occasioni da gol. Era destino che non dovesse segnare. Ciro deve continuare così». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino