Lazio, Lotito scaccia la Lazietta: «Vogliamo essere primi in tutto»

Lazio, Lotito scaccia la Lazietta: «Vogliamo essere primi in tutto»
«Io tratto la Lazio come fosse mio figlio. E quando parlo di Lazio, intendo tutto il mondo che ne fa parte. Cerco di fare il massimo e di riuscire ad avere il meglio per...

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«Io tratto la Lazio come fosse mio figlio. E quando parlo di Lazio, intendo tutto il mondo che ne fa parte. Cerco di fare il massimo e di riuscire ad avere il meglio per tutti noi. I nostri tifosi, quando vanno in giro, devono avere l'orgoglio dell’appartenenza». Parla da pater familias Claudio Lotito, presidente della Lazio, intervenuto alla radio ufficiale del club, chiamando in diretta come un semplice tifoso. Il numero uno biancoceleste racconta gli ultimi «giorni trascorsi fino a tardi per seguire da vicino i lavori del nostro centro sportivo». Lotito svela anche di aver «fatto rifare il muro di cinta di Formello, su cui davanti verrà posto un grande scudetto illuminato con scritto S.S. Lazio S.p.A. Training Center e sul cancello verranno esposte due ali di aquila con il becco al centro del cancello». Motivo? «Perché c'è differenza quando arriva un calciatore e si ritrova a guardare un muro in tufo, brutto, o una cosa ampollosa, importante. Così penserà di essere arrivato in un club grandissimo per tradizioni, storia, e identità». Insomma, «Oggi siamo la grande Lazio, non più una Lazietta. Quest'ultima, rappresentava un momento di difficoltà nella nostra storia. Ora siamo indipendenti, agiamo in totale autonomia». L’obiettivo è chiaro: «Vogliamo essere i primi in tutti i campi. Non voglio solo organizzare la prima squadra, ma tutto il sistema Lazio». Infine, a due giorni dal suo 63esimo compleanno, un pensiero ai tifosi: «Ringrazio tutti quelli che mi danno sostegno per fare sempre più grande la nostra Lazio».
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Il Mattino