L'Eintracht ha dato una mail sbagliata ​alla Lazio: il dispetto nel caso Kostic

L'Eintracht ha dato una mail sbagliata alla Lazio: il dispetto nel caso Kostic
Da Kostic a Cabral fino alle discussioni con Tinti per Zaccagni. Gli ultimi giorni di mercato per la Lazio sono stati infuocati e con diversi retroscena. Quello più curioso...

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Da Kostic a Cabral fino alle discussioni con Tinti per Zaccagni. Gli ultimi giorni di mercato per la Lazio sono stati infuocati e con diversi retroscena. Quello più curioso e che ha fatto infuriare parecchio la società biancoceleste è stato l'atteggiamento ostruzionista dell'Eintracht Francoforte. Per il club tedesco Filip Kostic è un calciatore importante, ma viste le pressioni del giocatore di andare via, cerca di accontentarlo e, tramite il procuratore Ramadami, apre la trattativa.

L'inganno dell'Eintracht 

Ma tutto inizia con uno stratagemma particolare, quasi infantile, considerato che contatta la Lazio e, in attesa di vedere formalizzata un'offerta ufficiale, comunica volutamente l'indirizzo di una mail in modo errato. L'intenzione è di far vedere all'esterno serbo che da Roma non arrivi nessuna proposta per lui. Ma la furbata dura appena un giorno, anche perché da Formello, notato il silenzio, se ne accorgono, informano Ramadami che, a quel punto, capisce l'inganno, avvisa il giocatore che va su tutte le furie.

Sarebbe stato proprio questo il motivo per cui, alla vigilia della sfida di campionato con l'Arminia Bielefeld, Kostic non si presenta al campo d'allenamento e fa l'ammutinato. Sono ore intense, con la Lazio che invia la sua offerta di 10 milioni di euro più 2 di bonus, mentre la richiesta è di 12 più 3 di bonus. Lotito è ben disposto e pronto al rilancio, ma a quel punto l'Eintracht ritira il giocatore dal mercato e informa la Lazio che non se ne fa più nulla. La Lazio se ne fa una ragione, Tare si sfoga con la Bild e contestualmente accelerano la trattativa col Verona per Mattia Zaccagni.

 

 

Sorpresa Cabral

Anche qui però non sono tutte rose e fiori. L'accordo col Verona c'è, ma manca quello dell'ingaggio e qui entra in scena Tullio Tinti. Tra quest'ultimo e Lotito il rapporto è pessimo, cominciato malissimo già nel 2004 quando il procuratore dovette discutere con il presidente laziale appena arrivato delle commissioni relative al contratto di Inzaghi quando era ancora giocatore. Da lì la guerra terminata con l'Arbitrato del Coni. Insomma, tra i due non corre buon sangue e quanto accaduto a maggio proprio con Inzaghi-Inter non ha favorito le cose.

 

Quando c'è di mezzo questo manager, Lotito è più guardingo del solito. Il direttore sportivo parte con la trattativa, si incontra con Tinti, ma il procuratore resta sulle sue posizioni, tanto che alla fine è lo stesso Lotito che ci parla e tra i due si dicono di tutto e di più. Ma alla fine tra passi avanti e indietro, l'operazione si chiude. Nel mezzo, anche per mettere un po' d'ansia allo stesso manager, la Lazio tenta un guizzo e dal Portogallo arriva un rumors, ovvero che i biancocelesti hanno tentato di prendere Jovane Cabral, una delle stelline dello Sporting Lisbona.

Ala sinistra, con dribbling e velocità incredibile che si potrebbe prendere con prestito oneroso e riscatto obbligatorio a giugno del 2022. Il tempo che manca  alla fine del mercato però è poco e si rischia di arrivare alla deadline con poche possibilità. Il tentativo c'è stato, la voce, forse, arriva a Tinti che, guarda caso, dopo un po' arriva all'accordo definitivo per Zaccagni. Tutto è bene quel che finisce bene.

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Il Mattino