Solo gli spettatori sono pochi, meno di 30.000. Perché il pomeriggio delll'Olimpico, a lungo silenzioso, regala comunque 5 gol e anche tante emozioni. Il derby della...
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CAMBI FONDAMENTALI
Decisive le mosse di Pioli che, prima del 2 a 0 di Dzeko, ha inserito Keita e Klose, rispettivamente per Candreva e Matri. Con loro in campo è improvvisamente cambiata la storia del match. Questo, però, sta a significare che il tecnico biancoceleste ha sbagliato in partenza, scegliendo nel 4-1-4-1 interpreti non adatti e regalando più di un'ora a Spalletti. Che, poi, ha risposto al collega inserendo Zukanovic per Salah, con Ruediger spostato a destra da terzino e con Florenzi che, avanzato sulla fascia destra, è andato a chiudere la gara con la rete del 3 a 1. Nel finale la rete di Perotti e nel recupero l'espulsione di Hoedt.
PROTESTE DI RIGORE
La Roma ha preso, sull'1 a 0, anche un palo con Pjanic. La Lazio si è lamentata per 2 volte con l'arbitro Banti: nel primo tempo per la spinta di Ruediger a Felipe Anderson e nella ripresa per l'entrata di Manolas su Keita. Nella seconda azione il difensore ha chiaramente preso il pallone, nell'altra il fallo c'è, anche se sembra veniale.
AMBIZIONI DIFFERENTI
La Lazio, a 7 giornale dalla fine, resta all'8° posto e ancora a 7 punti dal 6°. Ma conquistare la partecipazione alla prossima Europa League è sempre più difficile. Pioli lascerà il club biancoceleste senza essere mai riuscito a vincere il derby: 3 sconfitte di fila e il pari nel debutto. Spalletti, 29 punti in 12 gare, può pensare in grande. La Roma, blindato il 3° posto, attacca il 2°, adesso a 4 punti dopo il ko del Napoli a Udine. Il 25 aprile, all'Olimpico, lo scontro diretto con la squadra di Sarri.
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Il Mattino