Lazio-Verona 3-3: Sarri conquista un posto in Europa League

Lazio-Verona 3-3: biancocelesti chiudono la stagione al quinto posto sopra la Roma
All'Olimpico c'è il festival del gol. La stagione della Lazio finisce con un pareggio per 3-3 col Verona, un punto che consente alla squadra di Sarri di...

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All'Olimpico c'è il festival del gol. La stagione della Lazio finisce con un pareggio per 3-3 col Verona, un punto che consente alla squadra di Sarri di arrivare al quinto posto in solitario subito dietro la Juve e davanti alla Roma di Mourinho. Una partita strana, fin troppo accesa per essere l'ultima di campionato, con il Verona che si gioca la partita dal primo all'ultimo minuto senza mai arretrare e la Lazio che si accende e si spegne di continuo. Tutto sommato per il tecnico toscano è andata bene così. Al suo primo anno ha migliorato la posizione dell'ano scorso e si è qualificato per l'Europa League. Obiettivo raggiunto. E alla fine è festa per tutti, con un Olimpico da sessanta mila persone..

 

 

LA PARTITA

La Lazio non parte benissimo. Un inizio horror per Luiz Felipe e compagni. Un po' troppo flosci e deconcentrati, quando in realtà dovrebbe essere l'esatto contrario, visto che i biancocelesti hanno l'obiettivo di chiudere al quinto posto in solitario e soprattutto sopra la Roma di Mourinho. Ma Acerbi e soci ne combinano di tutti i colori, più errori di distrazione che tecnici veri e propri. Così il Verona, senza neanche faticare più di tanto, nel giro di quattordici minuti si ritrova sopra di due a zero. Dopo soli sei minuti è Simeone che sfrutta un cross di Lazovic e di testa batte Strakosha che non può fare nulla per opporsi. Una dormita colossale da parte dell'intera retroguardia laziale che ha permesso ai veronesi di fare due traversoni in area senza che qualcuno potesse fare qualocosa. La Lazio si mette sotto, ma dopo appena otto minuti Lasagna prende il pallone in mezzo al campo, si invola verso Strakosha e da fuori area effettua una conclusione che tocca i due pali interni ed entra in porta. Due a zero senza alcuna reazione.

 

 

Ed è da qui che parte la gara della Lazio, con Felipe Anderson e Cabral che salgono in cattedra. Un minuto dopo la rete del Verona è l'ex esterno dello Sporting Lisbona che sfrutta un assist di Felipe Anderson e dalla piccola area tira a botta sicura e accorcia le distanze. I biancocelesti si galvanizzano e cominciano ad inanellare azioni su azioni, fino ad arrivare alla rete del pareggio al 28' del primo tempo. Stavolta è Cabral che di tacco manda in area il brasiliano che salta due dfensori e batte Berardi senza problemi. La Lazio vuole vincere e continua ad attaccare, ma in difesa si balla ancora parecchio, tanto che Sarri striglia più volte Luiz Felipe che non sembra proprio in gran giornata.

Nella ripresa, esordio di Kanemovic al posto proprio del brasiliano che non ha convinto alla sua ultima partita con la Lazio. Oltre al serbo entra anche Pedro che rileva Zaccagni, costretto a uscire per infortunio. Ed è proprio lo spagnolo che realizzare la rete del sorpasso e la sua nona rete in campionato. La squadra di Sarri cerca di legittimare il vantaggio e tenta in tutte le maniere di segnare ancora, ma è anche sfortunata. Milinkovic, alla disperata ricerca del gol personale, ci prova due volte ma non è preciso. Nel frattempo il Verona non rinuncia a giocare anzi ogni volta che va ad affondare è pericoloso, tanto che a quasi un quarto d'ora dal termine segna Hongla dopo una serie di batti e ribatti in area. E' il pareggio, anche se la Lazio non smette di attaccare e di provare a vincere. Acerbi prende il palo con un potente colpo di testa. 

 

 

 

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Il Mattino