Caos Salernitana, via Sannino «Ma le sue parole le pronunciò già Lotito»

Caos Salernitana, via Sannino «Ma le sue parole le pronunciò già Lotito»
Voleva essere l’allenatore del popolo, che, però, ha tradito con le parole pronunciate a caldo dopo il pari con la Pro Vercelli, e da cui, ora, viene scaricato....

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Voleva essere l’allenatore del popolo, che, però, ha tradito con le parole pronunciate a caldo dopo il pari con la Pro Vercelli, e da cui, ora, viene scaricato. Restano le attenuanti generiche per non bocciare su tutta la linea la parentesi in granata di Beppe Sannino, ma, nel giorno delle sue dimissioni, al tecnico di Ottaviano nessuno è disposto a fare sconti. La classifica non lascia tranquilli, ma, più di tutto, sono le parole di lunedì sera ad aver scavato una frattura insanabile tra l’ormai ex allenatore della Salernitana e quella tifoseria che lo aveva accolto con calore. «Le dimissioni sono l’unica cosa buona fatta da Sannino in tutto questo periodo – così Salvatore Orilia, presidente del Salerno Club 2010 - Dopo quanto accaduto alla fine della partita con la Pro Vercelli, credo non gli restasse altro da fare perché ha offeso la nostra città e la storia calcistica della Salernitana. Fin dal principio non avevo avuto fiducia in lui ed i fatti mi hanno dato ragione. La squadra è valida ed avrebbe potuto avere una classifica migliore. Per me ha molte colpe e paga anche il cattivo rapporto con i calciatori. Non penso che tra il tecnico ed il gruppo ci fosse una grande intesa. Mi auguro che la società sappia voltare pagina dando sostegno pieno al nuovo allenatore. Noi tifosi vogliamo i risultati».

L’uscita di scena di Sannino, con tanto di lettera d’addio, non ha spiazzato la tifoseria granata. «Era quasi un atto dovuto – sottolinea Riccardo Santoro, massimo esponente del Centro Coordinamento – alla luce delle frasi che il tecnico aveva pronunciato dopo la partita con la Pro Vercelli. Sono state parole fuori posto ed offensive verso la nostra città e la nostra storia. Il fatto che si sia dimesso va ascritto a suo merito sul piano personale, perché non è da tutti farlo, ma la sostanza non cambia perché ha sbagliato. La pressione? Sannino doveva sapere che Salerno è una piazza calda, ma non mi sembra che finora ci sia stata contestazione, anzi i tifosi si sono recati agli allenamenti per incitare la squadra». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino