Boni punta le Paralimpiadi di Tokyo: «È un sogno da realizzare»

Vincenzo Boni
Medaglie e morale. È ritornato a far rumore in piscina e come sempre primeggia in corsia. Il solito inossidabile Vincenzo Boni. Dopo l’annullamento delle World Series...

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Medaglie e morale. È ritornato a far rumore in piscina e come sempre primeggia in corsia. Il solito inossidabile Vincenzo Boni. Dopo l’annullamento delle World Series nel 2020 e il conseguente lockdown, non si fa trovare impreparato il nuotatore paralimpico napoletano, uno specialista in vasca. Al Bella Italia Efa Village l’atleta delle Fiamme Oro e del Caravaggio Sporting Village festeggia nel migliore dei modi il suo 33esimo compleanno. Dilata ancora una volta la sua bacheca e cala un poker pesante. Sovrabbonda l’oro, non manca l’argento.

«Campionati italiani assoluti invernali organizzati in maniera impeccabile dalla Finp. Siamo stati messi nelle migliori condizioni per gareggiare dopo un anno e mezzo, esattamente dal Mondiale di Londra 2019», spiega l’ambassador Coni e Telethon. Tre volte primo nei 50 dorso S3, davanti a tutti nei 100 metri stile libero, e ancora sul gradino più alto del podio nei 50 dorso finale open. Secondo «soltanto» nei 100 sl finale open. «Sul blocco di partenza non ho avvisato tensione e rigidità muscolare. Sensazioni veramente buone, anche se manca il ritmo gara. Non sono soddisfatto del riscontro cronometrico ma riparto dalle ottime sensazioni», afferma Boni.  

Ritorno clorato certamente da applausi e complimenti ricevuti dall’ispettore Roberto Bonanni, coordinatore Fiamme Oro per i settori acquatici. «È  stata una Lignano Sabbiadoro incoraggiante, sono voglioso di fare meglio già dalla prossima gara», ammette sincero il classe 1988. A Fuorigrotta costruisce i suoi successi bracciata dopo bracciata. «Nuotare 4 mesi alla Scandone mi ha aiutato tanto e poi sono ritornato nell’ambiente ideale del Caravaggio. Ci sono tutti i presupposti per migliorare, mi mancano però gli allenamenti in palestra».

Sogna di essere protagonista alla 16esima edizione delle Paralimpiadi di Tokyo, in programma dal 24 agosto al 5 settembre. Brilla il bronzo di Rio 2016. «In vista dei Giochi nipponici mi auguro che saremo vaccinati rapidamente, così da giocare a carte scoperte e stare più tranquilli e spensierati, già in occasione delle gare di qualificazione. Scontiamo ancora tante limitazioni e l’attenzione è massima». Impossibile prevedere i mesi che verranno. «Non nascondo paure e dubbi. Sappiamo che non c’è un’altra opzione B: le Olimpiadi e Paralimpiadi si disputano o saltano definitivamente».

Incognite all’orizzonte («Con pubblico o senza o al 50 %?») ma con il desiderio vivo di prendervi parte, nonostante le difficoltà. «Andiamo in Giappone per lanciare un messaggio all'umanità, così come i nostri colleghi normodotati. Spero si possa trovare una soluzione in merito. La fiaccola deve seguire il suo percorso con la staffetta nello spirito dei cinque cerchi. L’evento atteso porta tanto in termini valoriali, non solo per motivi economici».

Attraversa un buon momento Boni. «Sono fiero della nuova avventura iniziata con Accenture Technology Solutions il 15 febbraio. Una sorpresa entrare in questo straordinario contesto, ricevendo la stima di molti, in primis dell’amministratore delegato Raffaele D’Orsi. In azienda sanno che sono un atleta di interesse nazionale. Il lavoro serve a staccare dai ritmi giornalieri della piscina». Si gode il periodo. È maturato e non vuole fermarsi. «Il 2021 è iniziato alla grande», conclude Boni. Tocca completare l’opera. Dall’ombra del Vesuvio all’altezze del Fuji, macinando instancabilmente chilometri. 

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Il Mattino